L'incubo è finito, il sogno può continuare per altri sette giorni.
Itre punti conquistati a Bergamo tengono aperta la finestra della speranza, anche se la situazione è identica all'anno scorso: Udinese in vantaggio di due punti con la chance di poter anche pareggiare l'ultima gara. La nuova beffa è dietro l'angolo, Reja non vuole crederci. «Ci voleva questa vittoria - dice il tecnico - era un po' che la cercavamo. Purtroppo è arrivata solo alla penultima giornata, nelle ultime gare non avevamo raccolto quanto meritato. Adesso però guardiamo avanti: domenica c'è l'Inter, siamo ancora in corsa per la Champions. Non dipenderà solo da noi ma ce la giocheremo fino in fondo, anche perché si è visto che le sorprese sono sempre in agguato. Cercheremo di chiudere nel migliore dei modi, poi tireremo le somme». La Lazio intanto si è presa l'Europa League per il secondo anno di fila e ha riabbracciato due degli uomini più incisivi del campionato, Klose e Lulic. Sono loro, per Reja, i segreti della risurrezione. «Sostanzialmente rispetto alle ultime gare di diverso c'è stata la loro presenza. Inoltre ho visto una squadra più in condizione, hanno giocato tutti bene a partire da Cana che aveva una caviglia gonfia». Ne è venuta fuori una Lazio cinica e concentrata come quella che si era ammirata nella prima parte di stagione: «Vincere a Bergamo non era facile - conferma il tecnico - visto che l'Atalanta ha fatto un campionato eccezionale. Noi dovevamo cercare di contenerli nel primo tempo e poi sfruttare le ripartenze. È stata la partita che dovevamo fare». Ora resta una gara da giocare, al di là della partita extracalcistica che si giocherà su Udinese-Lazio («per quello che so sarebbe da ripetere, vediamo cosa succederà», spera Reja) e sul calcioscommesse. Il goriziano vuole una vittoria per non lasciar nulla di intentato nella rincorsa Champions e per regalare una notte magica ai tifosi: «Ce la giocheremo, con l'Inter non sarà facile ma dobbiamo vincere perché poi dagli altri campi possono arrivare sorprese. Vorrei vedere un Olimpico pieno per dare una gioia ai nostri sostenitori, che hanno sofferto tanto quest'anno e se lo meritano». Ci sarebbe poi un altro motivo: quella di domenica potrebbe essere l'ultima gara di Reja sulla panchina della Lazio. Ma su questo argomento l'allenatore preferisce non scoprirsi: «Da tempo state accostando un sacco di nomi alla mia panchina, sembra che siate voi a volermi cacciare - dice sorridendo - la verità è che io ho un ottimo rapporto con la società, il presidente mi tiene anche un'ora a telefono. Quando sarà finito il campionato ci siederemo a tavolino e parleremo del futuro, vedremo se c'è ancora modo di condividere un progetto. Ho sempre fatto così, firmando i contratti di anno in anno. E poi ho sentito parlare anche di Gasperini, ma figuratevi se io vado a suggerire nomi per la mia successione...».