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Il braccino della Juve e la resa biancoceleste

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Madopo il gol di Marchisio, la capolista non è riuscita a chiudere, neanche in superiorità numerica. E nel finale un incredibile svarione in disimpegno di Buffon ha regalato a Bertolacci il pari che tiene in vita il Lecce, anche se prima a Muriel era stato negato un rigore. La notizia è rimbalzata fino a San Siro, Robinho ha regalato la sicurezza, ma i piemontesi hanno ancora due punti effettivi da amministrare, non li terrorizza la trasferta sul neutro triestino contro il Cagliari, ancora non del tutto al sicuro, dopo la sconfitta col Genoa. Si frantuma invece il quartetto della volata Champions, Napoli e Udinese, vittoriosa a Cesena, in fuga. Frenata per una Lazio generosamente in costante assalto, ma costretta a inseguire il Siena fino al generoso rigore fischiato su Candreva. Peggio va però all'Inter che, in vantaggio a Parma, non ha retto l'urto degli emiliani alla sesta vittoria in fila. Determinante una porcheria solenne di Lucio con pallone regalato a Giovinco, poi è arrivato anche il 3-1, già finita la favola di Stramaccioni. In zona salvezza, possono sorridere il Genoa e il Lecce, renitente alla resa. Assistenti distratti non soltanto nel valutare i fuorigioco, a Cesena anche il solito gol fantasma, palla chiaramente dentro dopo la traversa di Asamoah, rabbia per l'Udinese. Scene da malavita a Firenze dove, dopo il doppio vantaggio del Novara, Delio Rossi non ha gradito un gesto ironico di Ljajic, sostituito, è piombato sulla panchina per rifilare una cartella bestiale al giovane serbo, immagine da cancellare. Punticino inutile, quello pescato dalla Roma nella laguna veronese, ma forse è il Chievo a rimpiangere di più un terreno praticabile. Giochi acquatici, meno divertenti di quelli tradizionali: ogni rilancio una preghiera, ogni controllo un enigma inestricabile, ogni fraseggio basso utopia allo stato puro. In fondo, Curci ha perfino evitato il peggio. Apprezzati i cross di Josè Angel, tutti protesi a salvaguardare l'ambiente. Aveva chiuso presto, il Napoli, la pratica Palermo, qualche decisione arbitrale amica, però la partita non aveva storia.

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