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Giada Oricchio NAPOLIRoma e la Roma crocevia per il terzo posto, l'ultimo utile per i preliminari Champions.

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Unacorsa a ostacoli che oggi ha in pole gli azzurri. Dopo i successi su Novara e Lecce, il Napoli si è riproposto con forza. Per lo sprint finale, Mazzarri ha voluto un maxi ritiro necessario «per ottimizzare i tempi di recupero e portare il Napoli più in alto possibile». Sembra tutto facile sulla carta, ma l'Olimpico può trasformarsi in una trappola. Per evitarla, il tecnico toscano, farà fuori Lavezzi, appena recuperato, e confermerà Dzemaili. Lo svizzero ha portato solidità a centrocampo e Inler ne ha beneficiato. «È una partita delicata. Non credo a una Roma in crisi, la squadra è giovane e in quanto tale passa velocemente da momenti bui a partite di livello. Un po' sono contento, tra virgolette, per l'assenza di De Rossi che è un campione di valore assoluto, ma hanno un fuoriclasse come Totti che fa la differenza anche da solo». Anche le contestazioni prima allo stadio e poi a Trigoria non sono da prendere in considerazione secondo Mazzarri, solidale con l'asturiano (tra «simpatici» si intendono). «I tifosi hanno definito Luis Enrique un uomo vero. Mi piace, è uno serio, che non gira intorno ai discorsi e alle critiche. Mi è simpatico e, ripeto, è una persona seria. Che ci sia contestazione non è determinante. Noi non dobbiamo permettergli di prendere coraggio». Resta allergico agli obiettivi e ai bilanci che si stilano solo e sempre a fine campionato. «Anche domani cercheremo di dare il massimo guardando solo a noi stessi. I risultati sono figli di tante cose. Chi sblocca prima la gara può mettere il match in un certo modo, venire da Lecce con un buon risultato, ad esempio, ci ha aiutato molto, mentre quando abbiamo dovuto inseguire, a Roma contro la Lazio, non è andata bene. Solo alla fine tireremo le somme per dire che annata è stata nel suo complesso». Per la formazione (3-5-1-1) un cambio obbligato e uno coraggioso. Campagnaro è indisponibile per infortunio. «Purtroppo è un'assenza pesante, lo ritengo un elemento fondamentale nella retroguardia». Al suo posto, nella difesa a tre con Cannavaro e Aronica, Fernandez. Esclusione eccellente, quella di Lavezzi che partirà dalla panchina. «Nel calcio ci sono grandi cambiamenti. Dzemaili fa la fase passiva al massimo e in fase attiva fa le giocate che chiedo. Nel calcio moderno si deve correre tanto. Lavezzi si è allenato oggi (ieri, ndr) e sto valutando la migliore soluzione. Ma questo è un discorso che vale per tutti». Non a caso, però, al termine della sfida con il Lecce, Mazzarri disse «sembra un paradosso, ma senza Lavezzi la squadra ha trovato maggior equilibrio». La velocità del Pocho (su di lui Anzhi e Paris Saint Germain) sarebbe stata l'ideale per una Roma che in genere lascia molti spazi, vedremo se tornerà utile nel corso dei 90 minuti. Strani incroci offre il calcio. Se la Roma dovesse vincere, non potrebbe comunque aspirare al piazzamento di bronzo, ma farebbe un gran favore alla Lazio.

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