Scudetto verso Torino, tutto in gioco per l'Europa
Nonquelle milanesi, storiche, scolpite nella storia del Risorgimento, ma quelle che scriveranno, in venti giorni, i titoli di coda di un torneo che volge al tramonto e aspetta ancora molti verdetti. Non sembra più un enigma quello relativo allo scudetto, con la Juventus in piena spinta e chiamata a gestire quattro punti effettivi di vantaggio sul Milan, con un calendario agevole che comincia con la trasferta sul campo dell'ultima della classe, il Cesena, al quale non basterà il piccolo aiuto del sintetico per creare problemi all'imbattuta capolista. Alle sei del pomeriggio, nell'altro posticipo della Festa della Liberazione, il Milan dovrà assolutamente rimandare battuto il frastornato Genoa, per tenere in vita il lumicino della speranza. A Max Allegri non basta avere totalizzato più punti rispetto alla stagione tricolore, contestarlo sembra follia, alla quale pare non sottrarsi il padre padrone con vocazione di allenatore. Ad aprire la serie delle sfide riguardanti il persistente autolesionismo delle aspiranti al terzo posto, sarà la Lazio, che quella posizione di privilegio saldamente presidia, a dispetto della strage dell'organico. A Reja mancano canarini come Klose, Luljc, Hernanes, Brocchi, Radu, incerto Konko, ma la squadra ha risposto al meglio all'emergenza, la trasferta a Novara non sembra terribile. Potrebbe trarre vantaggio dallo scontro diretto tra l'Udinese e l'Inter, non ancora rassegnata, mentre il Napoli troverà un ostacolo severo a Lecce, dove Cosmi e i suoi vogliono salvarsi prima ancora che intervengano penalizzazioni quasi inevitabili. Nonostante la serata da incubo di Torino, è ancora teoricamente in corsa anche la Roma,che però contro la Fiorentina dei giovani, stavolta con Jovetic, incontra inattese difficoltà in attacco, dopo Lamela e Bojan Totti combatte con l'influenza. Panorama cupo.