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Ivan il terribile è tornato Ma la colpa di chi è?

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Tuttiricordano «Il Terribile», il delinquente slavo travestito da tifoso che aveva cancellato la partita tra Italia e Serbia per l'Europa. Lo stesso stadio, il Ferraris di Genova, è tornato a mettere in scena l'episodio più agghiacciante del pomeriggio domenicale, relegando in secondo piano perfino i più significativi risvolti tecnici di una giornata di grande importanza, sia per il duello tricolore, sia per l'assalto in massa a un posto in Champions League. Aveva sacrosanta ragione, Fabio Capello, quando si attirò sguaiate critiche per avere affermato che gli ultras (già sgradevole un termine che ricorda l'Oas di Salan) erano la rovina del calcio italiano. Purtroppo, da noi si è concesso spazio e visibilità ai teppisti che si definiscono tifosi, non si può arginare il fenomeno senza la certezza della pena, ridicolo limitarsi a qualche Daspo che poi viene puntualmente eluso. Gli inglesi avevano dovuto fronteggiare la violenza degli «hooligans», la più spaventosa, adesso i loro stadi sono un modello di civiltà, per chi sgarra si aprono le sbarre delle celle all'interno dell'impianto. Qualcuno aveva avuto il coraggio di imporre leggi a tutela dei cittadini pacifici, a Genova si è consentito che, a gioco fermo, la situazione fosse discussa non tra funzionari pubblici e gli ufficiali di gara, ma tra giocatori e scalmanati in piedi sul tunnel degli spogliatoi. L'immancabile indignazione verbale di chi governa il calcio non risolve i problemi e neanche ne attenua la portata, quei sedicenti tifosi devono essere emarginati e neutralizzati, se si vuole che le famiglie tornino a frequentare gli stadi sempre più obsoleti e deserti. Hanno pesanti resposabilità, in questo sfacelo , anche i club, che per anni hanno dato spago ai mercanti del tifo, regalando privilegi economici, ma anche un ignobile protagonismo a gentaglia che, nella vita di tuti i giorni, non avrebbero potuto neanche sognarlo. Voglio ricordare che a Roma un derby è stato sospeso, perché a qualcuno è stato consentito di obbligare arbitro e capitani a farsi da parte, inascoltate la parole del Prefetto che smentivano falsi allarmi. Che io sappia, quei signori non sono mai finiti in galera, anzi a qualcuno è stato consentito di pretendere colloqui con i giocatori a Trigoria. Sarà troppo invocare un sano esame di coscienza di tutte le componenti di quello che dovrebbe essere il gioco più bello del mondo?

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