Scoppia il caso-Napoli Nuovi indagati a Cremona
Illavoro di magistrati e investigatori federali sullo scandalo calcioscommesse procede senza soste. Ieri pomeriggio la Procura di Cremona ha ascoltato Filippo Carobbio, già sentito lo scorso gennaio e richiamato per chiarire alcuni passaggi dell'interrogatorio-fiume di fine febbraio davanti agli investigatori federali: davanti ai magistrati di Cremona il giocatore dello Spezia avrebbe confermato diversi sospetti su alcune partite di Albinoleffe, Grosseto e Siena, squadre nelle quali ha militato. Sulla base anche delle nuove rivelazioni di Gervasoni, i magistrati di Cremona sono pronti a iscrivere nuovi nomi nel registro degli indagati. Ma le principali novità sullo scandalo arrivano da Napoli, dove dopo quasi un anno è stato svelato il contenuto dell'interrogatorio di Matteo Gianello davanti al procuratore aggiunto Giovanni Melillo. Tra sospetti e smentite su alcune partite (Lecce-Napoli, Brescia-Catania e Bologna-Parma), l'ex portiere partenopeo ha rivelato il tentativo di combine di Sampdoria-Napoli 1-0 del 16 maggio 2010: «Mi rivolsi a Cannavaro e Grava – racconta Gianello – che diedero immediatamente e con decisione una risposta negativa». In ogni caso si tratterebbe di omessa denuncia. «La notizia è molto vecchia – ha precisato Siniscalchi, avvocato del calciatore – non credo ci siano motivi di preoccupazione sia a livello penale che sportivo». Intanto a Roma l'inchiesta sportiva è ripartita da serie B e Lega Pro. Gli investigatori della Federcalcio hanno ascoltato l'ex dirigente della Reggina Gianni Rosati, mentre oggi concentreranno l'attenzione su Grosseto, Ancona e Mantova con gli interrogatori di Consonni, Polito, Bellodi, Locatelli, Nassi, Da Costa, Camillucci e Surraco. L'attesa, però, è tutta per le audizioni di Marco Rossi, Daniele Corvia e Vittorio Micolucci (domani), Antonio Bellavista e l'amico di Mauri Alessandro Zamperini (previste per venerdì): quest'ultimo però difficillmente si presenterà Dan.Pal.