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Djokovic vince e piange per il nonno scomparso

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CosìNole Djokovic ha salutato nonno Vladimir, «il mio eroe e il mio guerriero, la persona che fin da bambino mi ha trasmesso energia positiva e mi ha insegnato a non mollare mai». Per questo, probabilmente, il numero uno mondiale ha deciso di scendere in campo per sfidare l'ucraino Dolgopolov negli ottavi di finale del Masters 1000 di Montecarlo, nonostante poche ore prima avesse ricevuto la brutta notizia della morte del nonno. Quando un uomo del suo staff gli ha mostrato il telefonino durante l'allenamento mattutino, Djokovic è scoppiato in lacrime e ha abbandonato il campo numero 10 del club monegasco tra l'incredulità dei tifosi, ignari dell'accaduto. Nel pomeriggio, quando la notizia era ormai ufficiale, Nole ha raccolto le forze e si è presentato regolarmente sul Centrale. Per un set il numero uno sembrava assente, incapace di lottare, naturalmente distratto dalla terribile notizia ricevuta. Poi, però, la partita è cambiata. L'altalenante Dolgopolov si è distratto e Djokovic ne ha approfittato, finché nel terzo set la pioggia ha interrotto l'incontro. Al rientro in campo, il serbo ha ritrovato concentrazione e soprattutto determinazione, chiudendo 2-6 6-1 6-4 e alzando le braccia verso il cielo, in lacrime. Oggi Nole tornerà in campo per i quarti contro l'olandese Haase (6-2 6-3 al brasiliano Bellucci). Prosegue intanto senza problemi la marcia del numero due Rafa Nadal, vincitore delle ultime sette edizioni del torneo monegasco: lo spagnolo ha superato con un doppio 6-1 il qualificato Kukushkin e nei quarti sfiderà Wawrinka (6-3 6-3 ad Almagro). Fortunato Murray, favorito dal ritiro di Benneteau nelle fasi conclusive del primo set: lo scozzese inaugurerà oggi il programma (diretta Sky Sport 2 dalle 10.30) contro Berdych (2-6 6-2 6-4 a Nishikori). L'ultima sfida dei quarti sarà invece il derby francese tra Tsonga e Simon.

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