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Roma, arrivano i dollari

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Walter Sabatini nuovo ds della Roma

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C'è il capo, tutti al chiodo. L'ad americano Mark Pannes è tornato sul piedistallo di Trigoria per guidare la Roma verso il futuro. Riunioni lunghissime hanno riempito le ultime due giornate dei dirigenti: giovedì fino a mezzanotte, ieri dalla mattina alla sera. All'ordine del giorno l'aggiornamento sui più svariati aspetti dalla programmazione. Compreso quello che interessa di più ai tifosi: il mercato. Il tempo per gli acquisti non è ancora arrivato, quello di programmare gli investimenti sì. Partendo da un presupposto fondamentale: la Roma ha preparato un piano per gli acquisti che non verrà condizionato dall'eventuale accesso alla Champions League. I soldi, insomma, ci sono a prescindere al contrario del recente passato. Quanti? Impossibile stabilire da ora un budget, troppe le variabili che possono condizionarlo (la cessione di Borriello e l'addio anticipato con Juan, per dirne due), ma di sicuro sul piatto verrà messa una cifra in linea con quella della scorsa estate, quando il saldo fu negativo per oltre 42 milioni senza calcolare bonus e tasse. Sabatini è già partito alla caccia di acquisti. Il primo, Dodò, è in cassaforte (ormai lo hanno scoperto anche i più distratti), entro agosto ne arriveranno altri cinque-sei, di cui quattro potenziali titolari e un paio di scommesse. A Luis Enrique servono almeno due difensori centrali, un terzino destro e un centrocampista, Sabatini vuole prendere anche un attaccante. La lista dei nomi è lunghissima e un'operazione può condizionare un'altra. Se, ad esempio, la Roma investirà 20-25 milioni sullo Jovetic di turno non potrà arrivare anche ad Eriksen, il giovane centrocampista dell'Ajax sognato dai dirigenti che ne costa 15. Un acquisto di livello va fatto a prescindere in difesa e potrebbe arrivare ancora dalla Germania: il preferito di Sabatini è Subotic del Borussia Dortmund ma c'è mezza Europa sopra, non dispiace il suo compagno di reparto Hummels, ancor più apprezzato è Howedes, capitano dello Schalke 04, seguito anche dal Milan e meglio adattabile al calcio di Luis Enrique. Restando in Italia, Danilo dell'Udinese e Silvestre del Palermo sono soluzioni da non scartare. Il mercato partirà dalle conferme. Con il Real si sta trattando il prezzo di Gago e la Roma è in posizione di forza: il contratto dell'argentino scade tra un anno e i dirigenti contano di spendere non più di un milione e mezzo per il cartellino. Al Wolfsburg è stato chiesto il rinnovo gratuito del prestito di Kjaer. Risposta? Si può fare a patto che stavolta il riscatto diventi obbligatorio. Difficile chiudere l'affare a queste condizioni, il danese spera ancora di restare. Heinze lo deciderà in autonomia: ha ottenuto il rinnovo di contratto ma per questioni familiari potrebbe tornare subito in Argentina dove lo aspetta il River. Per Marquinho, sempre più convincente, bisogna versare quattro milioni e mezzo in due rate al Fluminense, mentre Borini rimarrà un altro anno grazie al rinnovo della comproprietà con il Parma. Mercato e tanto altro. Pannes, che sul suo profilo Twitter ha ironizzato sulla vicenda del falso dossieraggio («sto imparando la stretta di mano massonica»), si è occupato con gli altri dirigenti del nuovo stadio, della ricapitalizzazione (entro il 31 maggio verrà «chiamata» dal cda e servirà a chiudere il bilancio), di marketing e contratti vari, compreso quello del leasing di Trigoria. Disdetto il precedente, la Roma ne sta preparando uno nuovo con costi e condizioni più razionali.

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