Londra -100, Petrucci sogna un'altra Pechino
«L'Italia dello sport non ha mai deluso, possiamo arrivare tra le prime 10 nel medagliere»
LeOlimpiadi sono lì, non ancora qui. Per fortuna, verrebbe da dire. Perché mentre a Londra non ridono, tra paure di attentati, atleti di casa sotto fortissima pressione e critiche per il budget per la sicurezza (9.3 miliardi di sterline quello stimato) e per i biglietti introvabili, a Milano, in occasione della presentazione dell'offerta live di Sky Sport, almeno non si è pianto. Certo, Londra sarà molto difficilmente un tripudio di ori, argenti e bronzi come Pechino. Ma Gianni Petrucci, studiando corsi e ricorsi storici, ha una certezza granitica che è un invito al pensare positivamente. «Lo sport italiano non ha mai tradito». Perseverare, in questo caso, è tutto tranne che diabolico: «Sono convinto che anche stavolta, in un momento molto difficile per il paese, faremo la nostra parte. E lo dirò (oggi, ndr) anche al presidente Monti. Migliorare Pechino è quasi impossibile. Non sarà facile, ma penso e credo che possiamo arrivare tra le prime dieci del medagliere». Magari se i prossimi tre mesi e dieci giorni porteranno buone notizie e qualche azzurro, finora 169, in più alle Olimpiadi. «La nostra squadra non è ancora al completo - spiega e poi si augura il presidente del Coni - ma spero che molti altri atleti possano conquistare il pass per Londra nonostante le difficoltà che stiamo affrontando. Noi, però, non possiamo rimproverarci nulla, perché abbiamo tanti tecnici bravi, altrettanti atleti di valore e il lavoro di tutte le federazioni sportive è stato davvero ottimo». Il presente è Londra, il passato è solo un ricordo e il futuro è ancora tutto da scrivere. «Il no del governo a Roma 2020 è ormai alle spalle, ora pensiamo solo a quello che succederà tra cento giorni. Dopo le Olimpiadi deciderò cosa fare, ma mi auguro di lasciare il Coni in mani preparate ed esperte. Perché il Coni deve essere nelle mani di chi ha grande esperienza nel mondo dello sport, calcio in testa. Non faccio nomi, ma lo sapete tutti, non ci sono segreti». Segreti di Pulcinella, come la possibilità, unita alla voglia del diretto interessato, di un ritorno di Petrucci a casa Federbasket: «Sapete anche di quali sport sono innamorato, se il Signore vorrà eserciterò le mie speranze dopo i giochi di Londra». Olimpiadi che per il segretario generale del Coni, nonché capo delegazione, Raffaele Pagnozzi saranno nel segno di «Cina, Usa e Russia, seguite da Germania, Inghilterra, da un'Australia che si sta nascondendo ma è molto pericolosa, Giappone, Corea e Francia». E l'Italia? «Noi stiamo lavorando bene, anche se le nostre concorrenti sono in grande salute». Aldo Montano, il bello, dannato e vincente della sciabola, ha una sua teoria beneaugurante: «Meglio partire da outsiders». Outsiders e mai deludenti: migliori premesse non ci potevano essere.