Giro di campo e preghiera, l'addio di Livorno a Morosini
Un breve, ma intenso e doloroso saluto: per la città di Livorno, e i suoi tifosi amaranto, è stato così possibile dire addio a Piermario Morosini. Dopo l'apertura del grande cancello della gradinata Nord, ha fatto il suo ingresso nello stadio Picchi di Livorno, il carro funebre che trasportava il giocatore amaranto deceduto per un malore durante l'incontro con il Pescara di sabato scorso. Circa quattro mila le persone che hanno pregato, assieme al vescovo di Livorno, Simone Giusti, che ha benedetto la bara di Morosini, augurandogli "buon viaggio". Il carro è transitato lentamente sotto la curva gremita di tifosi che hanno intonato: "Piermario rimarrai nei nostri cuori". I giocatori del Livorno hanno deposto una corona sulla bara. Tutti erano abbracciati, con la maglia numero 25 e il nome di Morosini. In mezzo al campo, il settore giovanile della società labronica al completo. In tribuna, tra gli altri l'ex stella del Livorno Igor Protti e il presidente Aldo Spinelli. Dopo la benedizione del vescovo, il carro funebre ha percorso l'altra metà della pista di atletica, facendo ritorno verso il cancello, da cui è uscita per ripartire verso Bergamo, dove giovedì si terranno i funerali. Visibilmente affranti, i giocatori del Livorno hanno ripreso la via degli spogliatoi, sotto il grido della folla: "forza ragazzi".