Oggi l'autopsia su Piermario Morosini
Si svolgerà probabilmete domani l'autopsia di Piermario Morosini, il 25enne centrocampista del Livorno morto ieri dopo un malore in campo durante la partita contro il Pescara del campionato di Serie B. A dirlo è stata la fidanzata Anna Vavassori, che questa mattina all’obitorio di Pescara ha avuto il compito di riconoscere la salma del giocatore. “Sembrava sorridesse, era bellissimo“, avrebbe detto tra le lacrime la ragazza sorretta dalle sue amiche giocatrici della squadra di pallavolo di Brembate nonché dagli amici del fidanzato. A confermare che l'esame autoptico si terrà domani mattina a Pescara, l'agente di Morosini, Ernesto Randazzo. Il procuratore ricorda Piermario come "un giovane uomo che aveva sofferto tanto e che chiedeva solo un po' di felicità, ma è evidente che sabato la risposta è stata no.... Ricordo una persona dolce, educata che parlava a bassa voce ma che si sapeva far rispettare. Era una persona speciale". Randazzo ha precisato che il giocatore non aveva mai avuto problemi fisici evidenti: "Era un ragazzo che non soffriva tanto di infortuni, aveva una certa continuità di prestazione e di rendimento e non soffriva neanche di piccoli acciacchi e incidenti". A Livorno da stamattina è un continuo pellegrinaggio di tifosi, ma anche di semplici cittadini che sono rimasti colpiti dalla vicenda e dalla tragica storia personale di Morosini che aveva già perso i genitori e un fratello. Tantissimi i fiori e le sciarpe del Livorno che vengono deposti davanti allo striscione appeso ieri sui cancelli dello stadio, con scritto "Hai lottato fino alla fine, ciao grande Moro". I tifosi intonano cori come "Nei nostri cuori, Piermario nei nostri cori". Sul posto anche il sindaco Alessandro Cosimi e i bambini delle scuole calcio livornesi.