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Gasparotto riporta una «classica» in Italia dopo tre anni

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Friulano,30 anni, Gasparotto non è certo uno dei nomi più in auge del movimento azzurro, ma ha alle spalle una discreta carriera in cui ha messo insieme un titolo di campione italiano (2005), un paio di giorni in maglia rosa al Giro e un secondo posto alla Tirreno-Adriatico 2008. E ieri in Olanda ha vissuto quello che probabilmente resterà come il giorno più prestigioso della sua carriera. La corsa, vissuta su una lunga fuga a 9 (comprendente il nostro Stortoni), si è animata negli ultimi 10 km, tra un primo allungo di Gasparotto sul Keutenberg, un allungo di Voeckler e Sagan (il favorito di giornata) agli 8 km, e un attacco di Freire ai 7. Lo spagnolo ha resistito al contropiede di Terpstra, e sul Cauberg, la salita dell'arrivo, ha provato a respingere il ritorno degli inseguitori, in un finale da raccontare: ai 300 metri Gilbert è scattato, e Vanendert, Sagan e Gasparotto gli sono andati dietro mentre Cunego, pur in buona posizione, cadeva dopo un contatto con Iglinskiy. Proprio Gasparotto ha chiuso su Gilbert ai 200 metri, e subito è partita la volata tra lui (con Vanendert a ruota) e Sagan. Ai 100 metri è stato preso Freire (poi 4°), da Sagan che di lì a poco è letteralmente scoppiato, facendosi superare dall'italiano e pure da Vanendert. Il grande ciclismo delle Ardenne torna mercoledì con la Freccia Vallone: per l'Italia il digiuno è finito, chissà se la fame dei nostri continuerà.

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