«La responsabilità oggettiva non si tocca»
C'èbisogno di rispetto per non affrettare i giudizi sulla vicenda calcioscommesse». Dunque massimo rigore, ma senza dimenticare la presunzione d'innocenza. Questa la riflessione del presidente della Federcalcio Abete. «Se parliamo delle esternazioni degli zingari senza nessuna logica – ha precisato Abete – corriamo il rischio di costruire una dimensione comunicazionale che può non corrispondere alla realtà. Se poi alla fine delle indagini il fenomeno dovesse riguardare un numero significativo di tesserati, allora dovremo fare riflessioni importanti. Ribadisco comunque che i primi deferimenti arriveranno entro fine aprile». Sulla vicenda calcioscommesse si è espresso anche Giovanni Petrucci. «Che brutta immagine per il calcio italiano – ha dichiarato il presidente del Coni – mi auguro si faccia pulizia fino in fondo». Petrucci ha poi attaccato la Lega di serie A, o meglio i presidenti dei club che hanno chiesto la revisione dell'istituto della responsabilità oggettiva. «C'è qualcosa che non funziona nel Dna delle persone com'è possibile pensare di farla franca in questo momento? Ai presidenti ribadisco: mettetevi l'anima in pace, pensate all'etica e non alla responsabilità oggettiva, un caposaldo dello sport italiano che mai sarà rimosso». Dan. Pal.