La rimonta di Luna Rossa

Coltifo di migliaia di spettatori, sono partiti alle 13.30 i «duelli» per l'assegnazione del Match Racing Championship, seguiti dalle successive tre regate di flotta (la terza era di riserva). Nel primo match race tra le ultime due in classifica della prima giornata, va bene Artemis Racing che batte il China Team. Duello tutto Usa, il secondo, che ha visto scendere in campo, a cinque minuti dalla prima gara, i due catamarani di Oracle: a vincere la sfida diretta il team guidato da Bundock che riesce a «piegare» l'equipaggio di Spithill. Nell'attesissimo match tra Luna Rossa Piraña e i lanciatissimi membri del Team Korea, vincono gli italiani che conquistano così la loro prima vittoria nelle World Series. E i due equipaggi di Luna Rossa portano a casa risultati importanti anche sul fronte delle regate di flotta. La prima è stata vinta da New Zealand, seguita da Luna Rossa Pirañha e Artemis. E il team Emirates New Zealand si aggiudica anche la seconda regata, lasciando dietro di sè Luna Rossa Swordfish e Luna Rossa Pirañha. Nella classifica dopo quattro regate domina New Zealand, con 38 punti. Oracle di Spithill è seconda a 29. Poi Luna Rossa Piranha a 27. Sesta Luna Rossa Swordfish, dello skipper Max Sirena, 24 punti. Proprio Sirena non ha perso l'occasione per sottolineare i risultati positivi al termine dalla seconda giornata di gare: «Siamo soddisfatti - ha detto - il primo giorno c'erano condizioni un po' estreme per il punto in cui siamo nella preparazione sulle nuove barche. Oggi abbiamo regatato bene sin dall'inizio, Paul Campbell James e Chris Draper hanno fatto delle ottime partenze e poi l'equipaggio ha seguito bene le indicazioni». «Forse - ha aggiunto Sirena - nella prima regata abbiamo fatto una strambata un po' in ritardo e abbiamo perso posizioni, ma abbiamo reagito bene. Alla fine il bilancio è di un secondo e un primo posto e meglio di cosi non poteva andare». Sirena si è poi soffermato anche sul pubblico che ha incitato Luna Rossa: «C'era tanta gente, è questo che vogliamo, di solito regatiamo in mezzo all'oceano e ci sembra di praticare questo sport solo per noi stessi, avere tutta questa gente è incredibile».N.A.