SUPERMARIO
Balotelli nella bufera Mancini lo caccia Il ct Prandelli «riflette»
L'ennesimafollia di Balotelli – un'espulsione senza criterio rimediata domenica scorsa nella gara contro l'Arsenal – inguaia il Manchester City nella corsa alla Premier League ma soprattutto l'Italia di Cesare Prandelli. A soli due mesi dall'Europeo, il commissario tecnico azzurro è ora afflitto da un dubbio amletico: convocare o non convocare Balotelli? Il problema è gigante, perché affidarsi alla sregolatezza di SuperMario è scommessa azzardata. Balotelli è talento cristallino, ma contro l'Arsenal ha mostrato ancora una volta il proprio lato peggiore: un brutto fallo in avvio su Song, poi litigi con i compagni, imprecazioni verso le tribune, il primo meritato cartellino giallo e infine l'inutile entrata fallosa per la sacrosanta espulsione. Una condotta irresponsabile che ha fatto giustamente infuriare Mancini: «Non so cosa dire – ha detto il tecnico – ho sempre difeso Mario perché è un bravo ragazzo, ma in questo momento non posso fare nulla. Sta sprecando il suo talento, se continua così tra due-tre anni è un giocatore finito». Parole dure e conseguenze durissime per Balotelli. L'attaccante azzurro va incontro a una pesante squalifica (almeno 3 giornate) e in ogni caso non vestirà più la maglia del City, fuori rosa fino a fine stagione e poi ceduto in estate. Gli acquirenti non mancano – l'Inter ha una prelazione, anche se Mario sembra preferire il Milan – ma certo Mancini non riuscirà a recuperare i 23 milioni di sterline investiti due anni fa. «Mi dispiace molto per ciò che è successo – ha spiegato Balotelli in serata – perché stimo e voglio molto bene a Mancini. Il mio futuro? Vedremo a fine stagione, ne parlerò con il club. Ora però penso all'Italia: contro l'Arsenal ho commesso due falli di gioco, non di reazione. Non ho infranto il codice etico: ho già perso la Nazionale per una stupidaggine e non commetterei lo stesso errore. Tengo moltissimo all'Italia, spero di essere convocato per lo stage di fine aprile». Una dichiarazione d'amore arrivata dopo le scuse recapitate via telefono a Prandelli. «Mister l'ho fatta grossa, ma erano solo falli di gioco» il senso delle sue spiegazioni fornite al ct che si è limitato a dire: «Aspetto di vedere le immagini». Semplici falli o comportamenti scorretti da punire con l'esclusione secondo i principi del codice etico, già applicati con Balotelli, Osvaldo e De Rossi? Il problema non riguarda tanto lo stage del 23-24 aprile, quanto la presenza di Balotelli agli Europei. Di sicuro l'intero Club Italia si aspetta una pubblica assunzione di responsabilità da parte di Mario, ma il ct farà comunque fatica a sciogliere il dubbio: considerate le condizioni dell'attacco azzurro – con Cassano e Rossi al rientro – l'Italia può rischiare di compromettere Euro 2012 per un balotellata?