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Simone Pieretti Il Milan non muore mai.

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IlChievo gioca una grande partita, il risultato finale non premia la squadra di Di Carlo che avrebbe meritato di più. I clivensi, rinfrancati dal successo ottenuto contro il Catania, sentono profumo di salvezza: la squadra veneta - imbattuta da quattro sfide - scende in campo con grande spensieratezza, e col desiderio di giocarsi la partita a viso aperto. Ma il Milan anestetizza subito le ambizioni della formazione veronese grazie a Muntari che dopo otto minuti - con un sinistro da trenta metri - fulmina Sorrentino. Bradley prova a replicare con una conclusione senza pretese che finisce nei popolari. Non ha maggior fortuna Pellissier, il cui tiro sorvola la traversa. Il Chievo continua a proporre le proprie giocate offensive, la squadra rossonera fa scudo, soffrendo l'iniziativa avversaria. Al 23' Paloschi anticipa tutti i difensori e mette dentro, ma la sua posizione é irregolare: la bandierina va su, gol annullato. Due minuti dopo Thereau sorprende nuovamente la retroguardia di Allegri, serve tutta la reattività di Abbiati per evitare il peggio. Nell'altra area Nocerino ha la possibilità di presentarsi da solo davanti al portiere avversario, ma sbaglia il controllo in corsa. Alla mezz'ora Pellissier ci riprova con un colpo di testa che sfiora il palo. Nesta é costretto a correre dietro a Paloschi per tutta la metà campo: trentasei primavere, ma sembra un ragazzino. Robinho si presenta al 37', con un doppio dribbling e un sinistro che -deviato dal portiere - termina in angolo. Allo scadere i gialloblù sfiorano il pareggio con Rigoni che calcia a fil di palo da posizione invitantissima fallendo un gol clamoroso. Ancora Chievo in avvio di ripresa, con Abbiati chiamato a fare un grande intervento sul destro al volo di Pellissier. Il Milan soffre, rischia, stringe i denti. Piove a dirotto, la pressione costante mette alle corde i rossoneri, le condizioni del campo non aiutano gli uomini di Di Carlo costretti a fare la partita. Gattuso prova un'azione di alleggerimento e si fa male a un polpaccio: entra El Shaarawy. Anche Abbiati ha un problema al piede, si scalda Amelia, ma il portierone non molla. Robinho lascia il posto a Emanuelson, Allegri cerca di sfruttare ogni goccia di sudore dei suoi uomini, che non mollano di un centimetro. Nesta resta sulle barricate, Yepes lo supporta a dovere. Al 35' Thereau tocca la palla di tacco che carambola sul braccio di Nesta: il fantasista francese -quando parte - é in posizione irregolare, l'arbitro punisce il fuorigioco del giocatore clivense. Un minuto dopo ci prova Luciano dal limite, ma il suo destro é troppo largo. Nel finale la fatica si inizia a far sentire: i gialloblù non trovano le energie necessarie per cercare l'ultimo assalto, il Milan cerca di far scorrere il tempo sfruttando tutta l'esperienza dei suoi uomini. Alla fine arrivano i tre punti. Il Diavolo è di nuovo in testa, oggi tocca alla Juve.

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