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Matteo De Santis L'apertura dell'uovo delle convocazioni non ha regalato sorprese: Pjanic sì, Totti no e Cicinho, Viviani, Pigliacelli, Tallo e Matteo Ricci aggregati alla comitiva per arrivare a venti unità.

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LuisEnrique potrebbe anche pensare che, almeno inizialmente, uno tra Pjanic e Lamela possa essere di troppo. Pazza idea ma neanche tanto: sia il bosniaco, con Gago-De Rossi-Marquinho in mezzo al campo, che l'argentino possono partire da trequartisti alle spalle di Osvaldo e Bojan (ieri più volte a colloquio con il tecnico). Altrimenti, in caso contrario, tutti e due dentro dall'inizio. Anche perché la grande paura, più psicologica che reale, di Pjanic è passata. «Sto bene, sono pronto», ha detto ieri il bosniaco a Fiumicino prima di imbarcarsi sul volo per Brinidisi e dopo essersi allenato senza problemi con il gruppo. L'altro dubbio del giorno riguarda la difesa con Rosi, Taddei e Josè Angel a giocarsi i due posti da esterni. Al centro Heinze torna accanto a Kjaer. Cominciano, intanto, ad essere roventi le frequenze di radiomercato. «Tomic vuole la Roma», ha detto il procuratore Radonjic Jovica. Quello di Isla, Claudio Vagheggi, ha svelato: «Mauricio piace a Roma, Chelsea e Psg, ma la prima opzione si chiama Inter». Sabatini, intanto, ha chiesto informazioni al Cagliari su Astori e Canini. Un osservatore giallorosso è a Barcellona per visionare il Brasile Under 20 alla Coppa Internazionale del Mediterraneo: occhi aperti su Wallace, terzino destro del Fluminense, ma anche su Antonio Carlos, centrale difensivo del Corinthians, e su Joao Felipe, centrocampista del San Paolo.

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