Reja carica: Champions a tutti i costi
Nove partite ancora da giocare ma la forte sensazione che, per il destino della Lazio, i prossimi 270 minuti possano essere quelli decisivi. Stasera al Tardini di Parma i biancocelesti iniziano un miniciclo che in 11 giorni li vedrà opposti ai gialloblù di Donadoni, al Napoli e alla Juventus. Tre gare dopo le quali la classifica potrà assumere una fisionomia più chiara e la volata Champions essere un po' meno incerta. La Lazio gioca d'anticipo, in tutti i sensi. Una vittoria a Parma metterebbe molta più pressione al Napoli impegnato allo Juventus Stadium e all'Udinese che farà visita al Siena. Un passo falso, al contrario, costringerebbe i biancocelesti nella scomoda posizione di chi non può più sbagliare. Anche per questo Reja, di solito assai poco ermetico sulla formazione, stavolta si è rifugiato nella pretattica. Nella rifinitura della vigilia il tecnico ha provato l'abituale 4-2-3-1 con le sorprese di Candreva a destra sulla trequarti e Kozak unica punta. Ma solo stamattina si avranno indicazioni più chiare, visto che il 4-3-1-2 con Hernanes in panchina e la coppia Rocchi-Kozak resta più di una suggestione. Uniche certezze il ritorno in blocco della difesa titolare (è successo finora solo in cinque circostanze: 4 vittorie, un pareggio e un gol subìto), il rientro di Matuzalem dopo due turni di squalifica («non l'ho mai visto così in forma, così disponibile al sacrificio», ha detto Reja del brasiliano) e il turno di riposo concesso a Gonzalez, apparso tra i più stanchi nella settimana di allenamenti appena trascorsa. Infine la scelta di Kozak per l'attacco, preferito ad Alfaro e, in caso di attacco a una sola punta, allo stesso capitan Rocchi. Il resto dovrà farlo la convinzione di una squadra che, a detta del tecnico, oltre ai tre punti di vantaggio può opporre un'altra caratteristica fondamentale alle concorrenti per la Champions: «La differenza deve farla la nostra voglia - ha spiegato il goriziano - solo se crediamo fortemente nell'obiettivo possiamo centrarlo. E lo vogliamo a tutti i costi». Si riparte da Parma, lì dove due anni fa cominciò l'avventura di Reja sulla panchina biancoceleste, con una vittoria, e dove nella scorsa stagione la Lazio non andò oltre lo 0-0. Di fronte una squadra nelle zone pericolanti della classifica, in crisi di risultati («ma non di gioco», ha ammonito Reja) e che in avanti schiererà la coppia Giovinco-Floccari. «Li conosciamo bene entrambi - ha sottolineato il friulano - soprattutto il secondo che è ancora un nostro giocatore, uno che non dà mai riferimenti alla difesa avversaria, speriamo si confermi la tradizione positiva della nostra retroguardia titolare». Nell'ottica dell'immediato futuro bisognerà stare attenti al pericolo giallo («abbiamo Hernanes, Mauri, Candreva e Radu diffidati, è una cosa di cui devo tenere conto») e fare in modo che gli spifferi del calcioscommesse non turbino la concentrazione di alcuni elementi, in special modo Mauri e Brocchi: «Ho parlato con entrambi e sono molto sereni, sono stati convocati da Palazzi ma si tratta solamente di colloqui. Conosco i giocatori e la loro integrità morale e non sono preoccupato. Già è successo che situazioni del genere si siano risolte in bolle di sapone». È la speranza dei tifosi, insieme a quella di non mancare l'obiettivo per il secondo anno di fila: «Data la situazione, il calendario, il momento, la classifica è una gara fondamentale. Ci proveremo fino in fondo».