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Marchegiani jr para in giallorosso

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Sembraun giorno come un altro per Gabriele Marchegiani, portiere degli Allievi Nazionali giallorossi, sedici anni ancora da compiere e un cognome che non passa proprio inosservato a Trigoria: vai ad immaginare che è scoccata l'ora del primo contatto con i grandi. Papà Luca, storico numero uno della Lazio scudettata con una nuova carriera da commentatore televisivo, evoca da quelle parti ricordi amari come quel rigore parato nel derby a Giannini sotto la Sud. Di generazione in generazione, la scelta attraversa i colori con la speranza di poter ripercorrere la stessa importante carriera. Uno sguardo sempre rivolto alla prima squadra che si allena a pochi passi, proprio mentre Luis Enrique comincia la distribuzione dei fratini in tre gruppi per il lavoro tattico. Lobont è influenzato, Curci influenzato, Proietti Gaffi è volato a Lecce con la Primavera, manca un posto per assegnare l'ultima casacca accanto a Stekelenburg e Pigliacelli. Basta un solo cenno dello staff tecnico, che Marchegiani jr si lancia emozionato tra i suoi idoli. Un quarto d'ora di preparazione sotto lo sguardo attento di Tancredi e si può cominciare. Un'esperienza da ricordare, che ripaga anche dei sacrifici di papà Marchegiani che ogni giorno percorre più di 50 chilometri per accompagnare il figlio nel quartier generale giallorosso: «Non capita spesso di allenarsi con Totti & Co. Sono orgoglioso, vedo in lui la stessa passione che avevo io». Se buon sangue non mente...

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