Stramaccioni «È un sogno» Moratti «Può restare»
Nonho paura di bruciarmi». Con queste parole il giovane tecnico dell'Inter Stramaccioni, ex della Primavera (era arrivato a Milano dalle giovanili della Roma) si è insediato sulla panchina dell'Inter, dopo l'esonero di Ranieri. L'obiettivo ora è tornare a vincere, pensando ad una gara per volta. «Moratti mi ha chiesto di ragionare partita per partita – ha aggiunto Stramaccioni - e di far tornare a vincere l'Inter. Giochiamo contro il Genoa e poi vediamo, questa è la mia unica ricetta. Sono pieno d'orgoglio di rappresentare l'Inter, che è composta da grandi campioni. Fino a ieri li ammiravo da fuori, ora sono i miei grandi campioni». Il successo di domenica scorsa nelle Next Generation Series (torneo giovanile per squadre under 19 a livello europeo), sembra lontano anni luce. «Sembra sia passato già qualche mese. Il mondo della prima squadra è molto diverso dal settore giovanile. I giovani hanno talento e prospettiva, ma non dobbiamo affrettare i tempi». Andrea Stramaccioni, classe 1976 ora allenerà giocatori più anziani di lui. «Zanetti è più grande di me, ma è giovane dentro. Sneijder? Ha talento, quando starà bene potrà incidere molto. I giocatori mi hanno dato del lei. Io garantirò il rispetto e lo pretenderò da tutti». Il termine di paragone massimo è lo Special One. «Mi sento lontano anni luce da Mourinho, uno degli allenatori migliori al mondo, io sono l'ultimo arrivato. Cercherò solo di insegnare quello che so». Stramaccioni potrebbe partire dal 4-2-3-1, con spazio ai giovani come Ranocchia (in difesa), Obi e Poli (in mediana). In serata poi la frase più bella è di Moratti: «Stramaccioni ha talento tutto può succedere per il futuro ma anche Bielsa, Zeman e Montella sono tecnici divertenti». Infine, gradita la visita di Balotelli, che ha animato il pomeriggio alla Pinetina salutando gli ex compagni.