Ranieri, fine corsa. L'Inter a Stramaccioni
Claudio Ranieri non è più l'allenatore dell'Inter. Questa mattina il tecnico romano firmerà la risoluzione del contratto con il club nerazzurro: al suo posto, almeno fino al termine della stagione, il presidente Moratti ha scelto il tecnico della Primavera Andrea Stramaccioni, fresco vincitore della Champions League dei giovani. L'annuncio ufficiale è comparso sul sito dell'Inter in tarda serata: «Il presidente Massimo Moratti e tutta F.C. Internazionale ringraziano Claudio Ranieri e il suo staff per la professionalità e l'impegno profusi alla guida della squadra. F.C. Internazionale comunica inoltre di aver affidato la squadra ad Andrea Stramaccioni, tecnico della Primavera che ha vinto la prima edizione della Next Generation Series. Il più grande e affettuoso in bocca al lupo a lui». Una scelta sofferta, ma fortemente voluta dal presidente Moratti. Il day after la sconfitta nel derby d'Italia è stato lungo e tormentato in casa nerazzurra. A metà pomeriggio, entrando negli uffici milanesi della Saras per un vertice con il dt Branca e il ds Ausilio, Moratti non ha nascosto la propria delusione. «La sconfitta con la Juve è stato un brutto colpo - ha confessato il presidente - anche perché in parte immeritata: abbiamo giocato un buon primo tempo, ma nel calcio bisogna far gol e noi non ne abbiamo fatti». Un'analisi dura, preludio alla rivoluzione tecnica serale. La 12ª sconfitta in campionato ha cancellato gli sforzi fatti da Ranieri per risollevare le sorti dell'Inter. Tra dicembre e gennaio - nove vittorie in dieci partite, sette consecutive - il tecnico testaccino sembrava aver trovato la chiave del riscatto, ma al primo calo fisico i problemi nerazzurri - giocatori stanchi e squadra costruita male - sono riemersi. Moratti conosce la situazione, per questo aveva confermato Ranieri nonostante i disastri del girone di ritorno (6 punti in 10 giornate). Ma dopo la sconfitta con la Juve ha traballato, ipnotizzato dai successi sulla Primavera, unica notizia lieta in una stagione disastrosa: «I nostri giovani sono molto bravi e ci risollevano il morale - ha spiegato il presidente nerazzurro - abbiamo portato a casa un trofeo importante contro l'Ajax, una formazione fortissima. Giocatori già pronti per la prima squadra? Non faccio l'allenatore, i ragazzi sono molto giovani, ma credo che ce ne siano già tre o quattro in grado di giocare qualche minuto in serie A». Dichiarazioni di forte stima nei confronti del giovane Andrea Stramaccioni, 36 anni compiuti lo scorso gennaio. Durante il vertice con Branca e Ausilio - durato circa due ore - Moratti ha caldeggiato la candidatura del tecnico della Primavera, già grande protagonista alla guida delle squadre giovanili della Roma, dove in cinque anni ha vinto due campionati (allievi nazionali e giovannissimi nazionali), un'edizione del torneo Arco di Trento con gli allievi nazionali e una Manchester United Premier Cup, trofeo internazionale riservato ai giovanissimi nazionali. «Moratti è il mio presidente - aveva scherzato Stramaccioni nel pomeriggio ai microfoni di Sky Sport 24 - se chiama, io rispondo sempre. Finora, però, mi avete chiamato solo voi giornalisti». Poco prima delle 22, però, la chiamata del presidente è arrivata davvero: Stramaccioni è il nuovo allenatore dell'Inter. Ranieri il 16° esonerato della A.