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La Juventus non si ferma più

La Juve esulta

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La vittoria del Milan contro la Roma, nell'anticipo del sabato, metteva la Juventus di fronte a un bivio: battere l'Inter per continuare a sperare in una rimonta comunque difficile oppure dare l'addio quasi certo a uno scudetto. Ieri sera, in una Torino tiepida e accogliente, i bianconeri hanno sofferto per tutto il primo tempo, poi si sono scatenati nella ripresa tornando a meno quattro dai rossoneri. Inter battuta 2-0, gol di Caceres e prima rete in campionato di capitan Del Piero: meglio di così, alla fine, non si può. Conte parte recuperando Barzagli e panchinando Bonucci, Ranieri (fischiatissimo: mai amato davvero da queste parti, nonostante un terzo e un secondo posto che non si è potuto godere essendo stato esonerato a due giornate dal termine) lancia Obi sulla fascia sinistra affidandosi in attacco a Milito e Forlan. La coreografia del pre-gara è da mille e una notte: trentamile bandierine bianconere distribuite in ogni settore dello stadio, eccezion fatta per la curva Sud che compone di suo la bandiera italiana. E poi due enormi striscioni - «Ciò che è nostro è stato in campo sudato... ciò che è vostro è stato in aula assegnato»; «In B non sei mai stato perché la prescrizione ti ha salvato» - che va ovviamente a ripercorrere le ferite di calciopoli che da queste parti nessuno dimenticherà mai. Poi, la partita. L'inizio è da brividi: positivi per la Juve, da incubo per un'Inter presa a pallate, lenta e slegata quasi sia capitata a Torino per caso. Un pasticcio tra Obi e Poli porta Pepe a mettere un pallone in mezzo sul quale Matri non arriva per un soffio: seguono poi minuti di sola marca bianconera, fino a quando Maicon non permette a Milito di presentarsi davanti a Buffon. La risposta del numero uno è da numero uno, ma almeno l'Inter dimostra di esserci. Botta e risposta: cross di Caceres, testa di Matri e Julio Cesar dice no. Match aperto, insomma, con Poli che segue Pirlo quasi a uomo e Forlan che si abbassa a coprire per aiutare un centrocampo spesso in difficoltà sugli esterni. Gioca meglio la Juve, comunque: sono almeno tre le occasioni, prima della mezzora, in cui Julio Cesar vede i sorci verdi salvandosi per il rotto della cuffia. L'Inter va a sprazzi: Stankovic lancia Milito, ma Buffon è ancora super sul diagonale destro così come sulla botta da fuori di Obi. Si arriva così al riposo ancora in parità, ma senza annoiarsi. Poi, a inizio ripresa, Conte vira sul 3-5-2 mandando in campo Bonucci e Del Piero: Marchisio scalda Julio Cesar, ma è Caceres a segnare sul successivo calcio d'angolo. Una manciata di minuti e arriva il colpo del ko: lo mette a segno Del Piero su assist di Vidal. L'Inter sparisce, la Juve sale al settimo cielo.

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