Non basta la miglior Inter dell'anno per fermare la Juve
Polemicheimmancabili da parte napoletana sulla convulsa azione del pareggio. Le solite interpretazioni a senso unico, in realtà nel primo tempo erano stati i siciliani a lamentare il mancato fischio di Gervasoni, per un fallo di Aronica su Bergessio, sanzionabile anche con il rosso per chiara occasione da gol. Quel finale di partita ha ribadito, tuttavia, tutti i disagi del Napoli nella fase difensiva, in particolare sui calci piazzati, quel limite che era stato alla base dell'addio alla Champions, con la batosta sofferta allo Stamford Bridge. Comunque, dopo quei primi tempi che sembravano avere fissato una sorta di non belligeranza con una valanga di pareggi, la guerra per l'Europa ha espresso il suo verdetto con quell'incredibile ribaltone nei minuti conclusivi. Mentre infatti al San Paolo il Catania operava il suo miracolo, un colpo di testa di Diakité veniva a premiare la caparbietà della Lazio nell'inseguire il risultato pieno. E questo nonostante una condizione non splendida, qualche flessione pesante, vedi il difficile momento di Hernanes, per non parlare delle assenze, su tutte quella di Miroslav Klose. Adesso un impegno abbordabile, la trasferta di Parma, in poltrona a godersi la sfida tra Juventus e Napoli: le squadre che, in ordine inverso, la Lazio dovrà affrontare nei due turni successivi, forse decisivi per verificare il livello delle ambizioni stagionali. La bassa classifica non ha prodotto sconquassi, è tornato a fare un punto il Cesena, il cui biglietto alla volta della Serie B è già obliterato. Però il pari del Manuzzi non attenua le angosce del Parma, superato da Fiorentina e Siena al quartultimo posto, non sono una garanzia i cinque punti di vantaggio sul Lecce e forse neanche gli otto sul Novara. Anche se è lecito pensare che il pareggio del «Silvio Piola» tra piemontesi e salentini possa indicare una sorta di duplice suicidio. Frenato il Chievo dal Siena. non conosce ostacoli l'Atalanta, a conferma del grande lavoro firmato da Stefano Colantuono. A Bergamo si è arreso anche il Bologna e adesso i nerazzurri guidano il gruppo di centroclassifica, senza la penalità sarebbero a diretto contatto con la zona interessata a un futuro europeo.