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Col Barça senza Thiago Silva

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Lanovità è che l'assenza del brasiliano rischia di durare un mese, «tre o quattro settimane salvo complicazioni» secondo la prognosi ufficiale dopo i risultati della risonanza magnetica, che ha evidenziato una lesione muscolare al bicipite femorale della coscia destra. Qualcuno ricorda che nel 1994 il Milan strapazzò i blaugrana nella finale di Coppa dei Campioni senza entrambi i centrali titolari, Baresi e Costacurta. I più scettici adesso vedono ancora più lontana la finale senza Thiago Silva, che potrebbe tornare protagonista in Champions League solo se i compagni conquisteranno la semifinale (andata il 17 o 18 aprile, ritorno il 24 o 25), e in campionato salterà almeno quattro delle ultime nove partite (contro Catania, Fiorentina, Chievo e Genoa), se non anche quella contro il Bologna del 22 aprile. Nel frattempo, al fianco di Mexes giocherà Nesta (non in perfette condizioni) o Bonera. D'attualità a Milanello sono le parole di Zlatan Ibrahimovic, convinto che «si debba cambiare qualcosa perché non va bene che a un mese dalla fine ci siano così tanti infortuni». Dall'inizio del 2012 se ne sono verificati una dozzina solo di natura muscolare. E quello di Thiago Silva conferma le perplessità dei vertici societari sugli allenamenti condotti da Massimiliano Allegri, giudicati troppo duri, e sulla preparazione atletica. Fosse per Silvio Berlusconi, soprattutto il giorno dopo le partite bisognerebbe riposare. Allegri deve gestire un calendario serrato e sfide come quella con il Barcellona, da preparare nei minimi particolari, con Robinho e Maxi Lopez ancora in dubbio.

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