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Matteo De Santis Tutta colpa di Ibrahimovic.

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Questa,almeno, è la versione cantata dal coro giallorosso. «Il Milan non meritava di vincere», esordisce Pjanic. «Ibra è stato formidabile e, purtroppo per noi che ce ne siamo accorti, ha fatto la differenza. La Roma non meritava di perdere e ha fatto vedere qualcosa di più rispetto alla gara d'andata. Adesso raggiungere il terzo posto è molto più difficile. Noi, però, dobbiamo ripartire da quello di buono che siamo riusciti a offrire su questo campo contro la capolista. Abbiamo fatto il massimo, forse ci è solo mancata un pochino di concentrazione nella ripresa. La scelta iniziale di Luis Enrique di mandarmi in panchina? Nessun problema, è stata una decisione che il mister mi ha comunicato prima della partita. Ritornavo da un infortunio e ho lavorato solo pochi giorni col gruppo». Anche Bojan canta la stessa canzone intonata da Pjanic: «Meritavamo di più. Ibrahimovic è un fuoriclasse, uno che decide le partite da solo come fa Messi. Ci è mancata un po' di fortuna, specialmente quando sull'1-1 siamo andati vicini al gol. La Champions? Ci credo ancora, siamo comunque sulla buona strada e possiamo ancora migliorare. Ce la giocheremo fino alla fine». Il testo non cambia nemmeno con Osvaldo: «Non ci è mancato niente, ce l'abbiamo messa tutta e nella ripresa abbiamo persino giocato meglio del Milan. Ibra, però, è stato determinante e ha punito ogni nostra disattenzione». Tra oggi e domani, invece, giro di visite e controlli per Borini, uscito nella ripresa per un sospetto affaticamento al flessore.

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