Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Irruzione degli ultras, Cesena nel caos

default_image

  • a
  • a
  • a

Allesconfitte in serie, che lo stanno riportando in serie B, si aggiunge la contestazione degli ultrà. Che ieri hanno fatto irruzione al Manuzzi - dove la squadra stava svolgendo la rifinitura a porte chiuse in vista della gara casalinga di domani contro il Parma - costringendo gli addetti alla sicurezza ad aprire la curva per evitare che qualcuno si facesse male. Una volta sugli spalti, gli ultrà - alcune decine - hanno iniziato a lanciare petardi e fumogeni, scandendo slogan contro giocatori e club. Nel mirino, in particolare, Adrian Mutu, il ds Marin e il dt Minotti. I bianconeri di Romagna, che arrancano in classifica e che nel derby di oggi dovranno fare i conti con diverse assenze, da Iaquinta a Parolo, non avranno la curva Mare dalla loro parte. Quello di ieri, hanno promesso gli ultrà, è stato solo un assaggio: oggi saranno sugli spalti, ma daranno le spalle a campo e squadra. «Sfruttiamo il momento difficile a nostro vantaggio», è l'esortazione di Mario Beretta, che aveva parlato prima della contestazione. «Ho scelto gli allenamenti a porte chiuse per cercare di risolvere i problemi che abbiamo», aveva spiegato, ma l'irruzione ultrà non deve certo avere contribuito a rasserenare un clima già teso a causa dei risultati e di una stagione che non è mai decollata. E allora meglio guardare avanti, con un pizzico di ottimismo: «Il nostro obiettivo deve essere quello di cercare di vincere la partita. Sempre», spiega il tecnico. Magari con l'aiuto della dea bendata, che sembra aver girato le spalle al Cesena: «I miei ragazzi avrebbero bisogno di un briciolo di fortuna per recuperare un po' di autostima». Non sarà facile contro il Parma, che punta all'intera posta in palio. «Serve grande determinazione, se no sarà ancora più dura di quel che è lecito aspettarsi», è il credo di Roberto Donadoni.

Dai blog