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Erika Menghi Baldini chiama, il popolo romanista risponde.

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Sarebbebello riempire lo stadio, al contrario dell'anno scorso quando contro la Fiorentina ci furono solo 3.500 persone», l'invito del direttore generale giallorosso, appena due giorni fa. Oltre diciassettemila tagliandi ritirati dagli AS Roma Store abilitati, cinque punti vendita presi d'assalto, oggi si può toccare quota ventimila. Le lunghe code alle biglietterie hanno spinto la società a fare un passo avanti per andare incontro alle difficoltà dei tifosi: non sarà solo la Tribuna Tevere, che può contenere un massimo di diciottomila persone, ad accogliere i sostenitori dei baby di De Rossi, ma anche i Distinti Sud. L'Olimpico batte lo Juventus Stadium: l'8 marzo, in occasione della finale d'andata vinta dalla Roma per 2-1, il pubblico si fermò a quota tredicimila. Oggi, ore 20.30, «lo stadio più bello del mondo», nelle parole di papà De Rossi, si riempirà per sostenere i giovani. Un «segno tangibile» chiesto da Baldini e subito accolto da tutti. La Primavera giallorossa ha il compito di non deludere le aspettative: il vantaggio accumulato nella gara d'andata non deve alleggerire la mente dei giocatori, chiamati a dimostrare il loro valore. È arrivato il momento e De Rossi lo sa: «È un evento unico. Nel Torneo di Viareggio abbiamo consumato moltissime energie e abbiamo usato spesso gli stessi giocatori, perciò nei primi venti minuti con la Juventus abbiamo avuto un cedimento fisico e conseguentemente mentale dopo due anni, perché io parlo di un ciclo biennale. Cercheremo di cambiare il risultato, sarà una bellissima serata. Ci teniamo moltissimo, vogliamo bissare la partita d'andata, che ora mettiamo da parte: giocheremo sempre aggressivi e rispettosi contro avversari fortissimi nel reparto avanzato e con più soluzioni. Davanti hanno una batteria di giocatori, tra titolari e panchina, uno più forte dell'altro. Faremo la nostra partita». Spinazzola, Beltrame, De Silvestro, Libertazzi, Padovan, Bouy: nomi che difficilmente non si sentiranno più. La Roma risponde alla Juventus con le sue punte di diamante: Viviani e Piscitella, che continuano il saliscendi tra prima squadra e Primavera, senza dimenticare il bomber Tallo e la classe di Ciciretti, che per esserci si è allenato anche di domenica. Cittadino sogna la coppa: «Spero che ce la portiamo a casa, è importantissima. L'anno scorso purtroppo abbiamo perso con la Fiorentina, siamo di nuovo in finale: è un segno del destino, questa dobbiamo vincerla. Spero che il mister mi faccia entrare, anche solo per cinque minuti». Il centrocampista classe '94 partirà dalla panchina, ma potrà essere utile a gara in corso, soprattutto se le cose si metteranno sul giusto binario. Romagnoli e Ferrante non potranno essere d'aiuto, ma il motivo fa ben sperare per il loro futuro: sono in Francia per la Fase Elite di qualificazione all'Europeo Under 17. Baroni, tecnico della Juventus, recupera Ruggiero, che dovrebbe partire dalla panchina dopo il lungo stop. In avanti ballottaggio tra Padovan e Libertazzi con quest'ultimo favorito per la maglia da titolare: suo il gol speranza nel match d'andata.

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