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Un altro gioiello in cassaforte.

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Terzinosinistro di 20 anni, corsa impressionante e tecnica raffinata, passaporto portoghese e contratto in scadenza con il Corinthians dopo un anno trascorso in prestito al Bahia, concluso con un grave infortunio: ginocchio a parte, l'identikit sposa alla perfezione le esigenze del club giallorosso, alla ricerca di difensori per rifare da capo il reparto più debole della rosa. Sabatini ha puntato su Dodò e lo ha in pugno da mesi. Il ds giallorosso ha battuto la concorrenza di Real Madrid, Barcellona e soprattutto del Manchester United che lo segue nel 2009, lo aveva opzionato ed era arrivato a offrire 5 milioni di sterline quando aveva appena 17 anni. In Brasile, dove i paragoni si sprecano, parlano di Dodò come l'erede designato di Roberto Carlos dopo averlo visto all'opera nelle varie nazionali giovanili fino all'Under 20. Il suo idolo è Kaka, ma sin da giovane il ragazzino nato a Campinas, un polo industriale vicino a San Paolo popolato da italiani e portoghesi, si è messo in mostra sulla fascia sinistra sfruttando una progressione inarrestabile e un piede delicato. Esploso nella Primavera del Corinthians, ha esordito in prima squadra a marzo 2010 e ha messo insieme 18 presenze prima di passare al Bahia. I segreti del mestiere li ha rubati proprio a Roberto Carlos, con cui si è potuto allenare fin quando il «maestro» è rimasto a San Paolo. Probabilmente Sabatini lo avrebbe già preso se a novembre non si fosse infortunato in modo serio per colpa di un'entrate criminale di un avversario. Durante Internacional-Bahia il difensore Bolivar gli ha procurato la lesione del legamento crociato del ginocchio destro, scatenando lo sdegno di tutto il Brasile. Inizialmente al «killer» è stata inflitta una squalifica che doveva terminare il giorno del rientro di Dodò in campo: una decisione senza precedenti, poi ritrattata, ma la sentenza definitiva del Tribunale di giustizia sportiva brasiliana deve ancora arrivare. Nel frattempo il futuro romanista è tornato a San Paolo, si è operato e ha iniziato la riabilitazione nelle strutture del Corinthians. La Roma ha spedito in Brasile un paio di uomini di fiducia per testare di persona le condizioni del giocatore. Le relazione sono positive, Dodò dovrebbe tornare disponibile a maggio, così Sabatini ha deciso di chiudere l'operazione: a Trigoria attendono in questi giorni i contratti definitivi e a breve sarà tutto nero su bianco. Un'operazione low-cost, con una percentuale del cartellino destinata a restare in mano alla potente società di procuratori che gestisce il ragazzo insieme al padre. «Non so se rimarrò al Corinthians - le ultime parole di Dodò scovate in rete - adesso penso solo a recuperare dall'infortunio. Secondo le previsioni dovrei tornare a maggio». Con largo anticipo, quindi, rispetto all'inizio della preparazione estiva con la Roma. La fascia sinistra del futuro è fatta: i giovani Josè Angel e Dodò in competizione, Taddei a fare da «chioccia». Per rinforzare l'altro lato della difesa che perderà Cicinho (e a Trigoria faranno una festa) la pista più calda porta a Isla, nonostante anche lui sia reduce da un infortunio al ginocchio. Il 23enne cileno ha già detto «sì» alla proposta giallorossa, Roma e Udinese sono in contatto da mesi e nell'affare potrebbe rientrare qualche contropartita (Rosi?) per far scendere il prezzo di Isla valutato non meno di 15 milioni di euro. Un «colpo grosso» serve anche al centro della retroguardia. Senza perdere di vista Silvestre del Palermo, Sabatini sta valutando, fra gli altri, Lovren, il nazionale croato di 22 anni del Lione che gli è stato offerto a più riprese. Heinze ha ottenuto il rinnovo automatico grazie alla 25ª presenza lunedì col Genoa e rimarrà per un'altra stagione, la conferma di Kjaer passa invece per il possibile rinnovo del prestito con il Wolfsburg. Da valutare il futuro di Juan tentato un giorno sì e l'altro pure dal Flamengo, mentre Burdisso sarà pronto per il ritiro di Riscone. Luis Enrique vuole almeno un acquisto anche a centrocampo, ma prima andrà deciso il futuro di Marquinho. Per riscattarlo dal Fluminense servono quattro milioni e mezzo di euro, un prezzo troppo alto se paragonato a quanto il brasiliano è riuscito a dimostrare finora. E l'attacco? Sta bene così, sulla carta, eppure Sabatini sta pensando di inserire un'altra pedina nello scacchiere. Mattia Destro del Siena, 21 anni compiuti ieri, lo intriga parecchio anche se non sarà facile inserirsi tra il club toscano, il Genoa e l'Inter che si dividono il cartellino. Palacio resta un nome sempre valido, scartata, almeno per ora, l'ipotesi-Pedro mentre Bojan resterà un altro anno in prestito come da accordi con il Barcellona. Rinforzi in arrivo anche in società. Pasquale Sensibile, ds della Sampdoria molto legato a Sabatini, dovrebbe sbarcare a Trigoria a giugno come capo degli osservatori. L'ultima prova è la sua presenza lunedì in tribuna all'Olimpico.

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