Sarà un'altra stagione di sofferenza
Eil cambio di guardia al vertice, con la McLaren che al momento sembra più performante della Red Bull campione del mondo, sposta poco al povero tifoso ferrarista che sta lì a farsi la solita domanda: «Ma possibile che ogni anno, per un motivo o per un altro, si debba partire così indietro e sperare nella rimonta-miracolo a stagione in corso?». Anche stavolta sarà un anno in salita ed è impossibile addossare tutte le colpe alla famosa posizione sbagliata degli scarichi (e al conseguente deterioramento «fast» degli pneumatici) che ha costretto poi gli ingegneri di Maranello a cambiar tutto all'ultimo momento. Banale dire che le ruote posteriori erano già lì... Unica consolazione la nota capacità degli uomini in «rosso» di rimettere in piedi la situazione anche quando tutto sembra esser perduto. Comunque il primo GP della stagione, seppur su un circuito che dà pochi riferimenti in questo senso (cartina tornasole sarà la Malesia tra una settimana: prima pista «vera» dell'anno), ha fatto capire quali saranno i reali valori in campo:McLaren e Red Bull davanti a tutti con la Ferrari subito dietro. Ma il secondo rimediato nelle qualifiche da Alonso scava un solco impressionante tra le prime e tutte le altre: perché dietro c'è sì la Ferrari in difficoltà, ma anche altre scuderie che crescono. La Lotus non può vincere ma sicuramente dar fastidio tantopiù con il redivivo Raikkonen (grande gara) e la Williams che, abbandonato il «vecchio»Cosworth per il nuovo motore Renault (lo stesso di Vettel &Co.) inizia a far paura. E se Maldonado non avesse commesso un errore da principiante proprio all'ultimo giro, il quinto posto di Alonso sarebbe stato tutt'altro che scontato.