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L'arbitro Rocchi falsa il posticipo e rialza il Napoli

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Lividifisici e psicologi da verificare dopo le fatiche e la delusioni in Europa, fuori grossi calibri come Armero, Lavezzi, Hamsik. Meglio il Napoli, ma da manuale il contrattacco corale, assist di Fabbrini e tocco vincente di Pinzi, che propizierà il raddoppio di Di Natale. Ma poi Rocchi si prende la scena, ridicolo doppio giallo per Fabbrini, Udinese in dieci per oltre mezz'ora, rigore regalato al Napoli e fallito da Cavani, che poi firma due capolavori per un pareggio che piace soltanto alla Lazio. Stasera la Roma tenterà di sfruttare una tradizione favorevole (fin troppo, guardando all'insidia dei grandi numeri) nei confronti interni con il Genoa. Auspica, il popolo giallorosso, che la squadra non si sia lasciata distrarre dalle troppe chiacchiere che inevitabilmente intervengono quando da un impegno all'altro passano otto giorni, da un sabato a un secondo lunedì. Per non parlare dei più recenti sviluppi di una vicenda per molti versi squallida, per fortuna i grandi esponenti della massoneria, come ci garantiscono siano Baldini e Sabatini, sanno bene come gestire le situazioni fastidiose. Dubito comunque che la farsa possa turbare la serenità di Luis Enrique, che non avrà il capitano ma potrà recuperare Osvaldo, da affiancare all'ormai inamovibile Borini. Può tornare a staccarsi, la Roma, dalle due che l'hanno per il momento affiancata: il Catania vittorioso e l'Inter. Fermata in casa, quest'ultima, dalla sempre ammirevole Atalanta di Stefano Colantuono. Vero che Milito si è fatto parare un rigore, ma agli ospiti non è stato neanche concesso di provarci, dal dischetto, Gava ha ignorato un solare fallo di Lucio su Gabbiadini. Fondo classifica con una sorpresa, il raid del Novara a Siena: i toscani avevano fatto il pieno contro Cagliari, Palermo e Catania, meglio il sole delle isole rispetto alle risaie piemontesi. Tuttavia i novaresi restano a meno otto dal quartultimo posto, nei guai anche il Lecce frenato dal Palermo. Mesto congedo del Cesena, travolto a Cagliari, sardi rivitalizzati dal ritorno di Ficcadenti, che Cellino ha richiamatio senza concedersi un po' di onesto rossore.

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