Jacques Brunel ha preso in mano l'Italia solo sei settimane prima del Sei Nazioni 2012 ma alla fine del torneo ha diversi elementi per valutare meglio quello che passa il convento, i limiti e le potenzialità degli uomini a sua disposizione.
Dopoquattro anni di conservatorismo mallettiano tutto focalizzato a subire meno punti possibili Brunel si è presentato immediatamente come uomo del cambiamento : basta pensare solo a difendersi, andiamo all'attacco. Si può essere d'accordo o meno, ma è certo che la nuova filosofia dell'Italrugby ha colpito nel segno quanto a seduzione di nuovi appassionati. Negli occhi e nei cuori dei 70.000 dell'Olimpico restano le mete di Venditti e benvenuti contro l'Inghilterra, nonostante la sconfitta, e ancora quella di Venditti contro la Scozia. L'enorme successo al botteghino, nonostante quattro sconfitte su cinque nel torneo, lo conferma con la forza di numeri schiaccianti. Oltre 53.000 spettatori con l'Inghilterra sotto la neve, più di 72.000 contro la Scozia nel sole di Roma. I due appuntamenti in casa, per la prima volta all'Olimpico, hanno segnato soprattutto la vittoria del rugby italiano come movimento e dell'organizzazione del torneo. Attraverso eventi di questa portata la palla ovale si sta facendo largo a spallate nel salotto buono dello sport italiano. Ora sta alla lungimiranza della Federugby guidata dal presidente Dondi saper cogliere una opportunità unica che l'Olimpico ha finalmente spalancato. Tornando a Brunel, la vittoria per il ct ha un valore enorme. Ora potrà concentrarsi sullo sviluppo del proprio progetto che ha come primo obiettivo quello di allargare la base di scelta dei giocatori a cominciare dal tour di giugno prossimo, quando l'Italrugby sfiderà le Americhe andando a giocare con Argentina, Canada e Usa. Sarà l'occasione buona per provare nuovi giovani, come Esposito e Campagnaro che si stanno mettendo in luce nell'U.20, o Morisi che è già nel gruppo. Il coach potrà, inoltre, testare qualche veterano e oliare i meccanismi continuando a lavorare sulla mentalità della squadra, senza contare che adesso una delle priorità sarà trovare almeno un calciatore affidabile. Il popolo azzurro si entusiasma alle mete dei ragazzi con la maglia azzurra che dimostrano volontà di affermazione e voglia di imporsi. A forza di segnare mete arriveranno anche altre vittorie. Alessandro Fusco