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L'Italrugby vola. Cucchiaio di legno alla Scozia

Sei Nazioni di rugby, la gioia di Giovambattista Venditti per la vittoria contro la Scozia allo stadio Olimpico di Roma

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Missione compiuta, l'Italrugby batte la Scozia ed evita il cucchiaio di legno. Gli azzurri chiudono il Sei Nazioni imponendosi per 13-6 allo stadio Olimpico di Roma nell'ultima giornata del torneo. La Nazionale del ct Brunel, spinta dall'entusiasmo di oltre 70.000 spettatori, conquista la prima vittoria dopo le 4 sconfitte collezionate contro Francia, Inghilterra, Irlanda e Galles. Il primo successo nella gestione del tecnico francese consente alla selezione di evitare l'ultimo posto in classifica: il cucchiaio di legno, il "riconoscimento" destinato al fanalino di coda, va proprio alla Scozia, unico "quindici" a esibire lo zero nella casella delle vittorie. L'Italia ritrova un monumentale Martin Castrogiovanni e gioca un primo tempo aggressivo. I 3 punti firmati da Mirco Bergamasco, a segno al 10' dalla piazzola, non rendono merito alla prestazione degli azzurri. Gli uomini di Brunel sono in pressing costante e Bergamasco al 22' ha la chance di segnare ancora: mira sbagliata, si resta sul 3-0. La Scozia soffre ed è costretta ad arroccarsi nei propri 22 metri per lunghi tratti dell'incontro. Al 35', però, gli ospiti sfruttano il piazzato affidato a Laidlaw: 3-3. L'Italia riprende a spingere e guadagna la superiorità numerica per il cartellino giallo sventolato a De Luca, numero 13 dei blu. Gli azzurri avrebbero la possibilità di rimettere la testa avanti al 39', ma Bergamasco non centra i pali. Si va al riposo sul 3-3, ma l'equilibrio è destinato a saltare in avvio di ripresa. ( Gli azzurri sfondano subito con la percussione di Venditti, che al 43' vola a schiacciare l'ovale per la prima meta della giornata: Burton fa il proprio dovere e trasforma, 10-3. La reazione scozzese c'è, anche se al 55' spunta un altro cartellino giallo e gli ospiti si ritrovano di nuovo in 14. Al 60' Laidlaw capitalizza dalla piazzola: 10-6 e match aperto. L'incontro diventa apertissimo al 65', perché a rimanere in 14 è l'Italia: fuori Zanni. Gli errori abbondano, l'imprecisione diventa protagonista. La Scozia aumenta la pressione e si riversa in avanti, a caccia della meta che ribalterebbe il punteggio. Energia e lucidità, però, sono merce rara. Gli azzurri non hanno la forza per piazzare il colpo del k.o. ma riescono a portare l'ovale nella metà campo avversaria negli ultimi 5 minuti. Il drop di Burton, al 77', scolpisce il 13-6 finale: vittoria blindata, cucchiaio di legno alla Scozia.  

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