Lavezzi rialza il Napoli: ora il terzo posto
Itifosi napoletani, seppure in lacrime per la notte più amara della stagione, seppur delusi per essere caduti prima di un traguardo storico, hanno ringraziato i tre tenori, ieri emozionati e deludenti, e il resto della banda. Segno di maturità. Qualcuno ha anche aspettato il ritorno degli uomini in azzurro a Capodichino alle cinque e mezzo del mattino per rincuorarli. Il Napoli, insomma, esce a testa alta, dalla Champions, si cresce anche attraverso le sconfitte a patto di analizzarle. Difesa troppo ballerina e svagata, ma soprattutto dal rendimento altalenante. E quando la fase passiva non è feroce, il risultato non arriva specie se davanti hai il Chelsea di Drogba, Lampard e Terry. Vecchi leoni più Ivanovic. Dall'altare alla polvere più sporca, l'ivoriano, per quella simulazione nei tempi supplementari. Il suo occhiolino immortalato dalle telecamere resterà scolpito nella mente di molti. Si diceva, lacrime napoletane e di un argentino. Di Lavezzi a fine partita consolato da Cannavaro. Ma il Pocho guarda subito avanti: «Siamo orgogliosi di quanto fatto in Europa. Adesso concentriamoci su campionato e Coppa Italia. Presto potremmo tornare a sorridere». E infatti l' imperativo è non abbattersi, ma ripartire, rimettersi di nuovo in sella al purosangue, di tanto in tanto bizzoso e incontrollabile, e stringergli il morso per condurlo alla vittoria. Mazzarri (tra i papabili per la panchina dell'Inter) è un grande tattico e un eccellente motivatore, questo è pane per i suoi denti. E le prossime occasioni sono ghiotti bocconi. Subito lo scontro diretto di domenica sera con l'Udinese. Una trasferta per la prima delle undici finali come ha detto Mazzari: «Puntiamo al terzo posto e anche più su». Poi mercoledì al San Paolo (tutto esaurito) il ritorno della semifinale contro il Siena. Inler c'è, lui negli appuntamenti importanti non tradisce, non lo ha fatto neppure ieri. Per il resto occorrerà un Napoli che giochi da Napoli. Anzi che faccia il Chelsea: ribalti il risultato (2-1 per i toscani) con la voglia di chi vuole stupire il mondo. La finale di Monaco è svanita, quella di Roma è a portata di mano. Gia. Ori.