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L'Udinese vince ma è fuori dall'Europa

Antonio Di Natale dell'Udinese

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L'avventura dell'Udinese in Europa League si ferma agli ottavi contro il muro olandese dell'Az Alkmaar. Ai friulani non basta vincere in casa per 2-1 per approdare ai quarti: determinante è stato il risultato dell' andata, che gli olandesi si sono aggiudicati per 2-0. Per ribaltarlo, l'Udinese sapeva di dover giocare una partita aggressiva e provare a portarsi in vantaggio il prima possibile. I bianconeri spingono subito sull'acceleratore e la gara si mette in discesa quando il cronometro del direttore di gara segna appena il 2' di gioco. Viergever atterra fallosamente Floro Flores appena entrato in area, lanciato dalle retrovie. L'arbitro non ha esitazioni, indica il dischetto di rigore ed estrae il cartellino rosso per il difensore centrale olandese, dopo averlo sventolato per errore sotto il naso dell'incolpevole Moisander. Dal dischetto Di Natale trasforma spiazzando Esteban. Forte anche della superiorità numerica, l'Udinese ci crede e continua a premere alla ricerca del raddoppio, che porterebbe i conti in pari con il risultato dell'andata. Obiettivo raggiunto al quarto d'ora quando Pasquale, subentrato a Benatia, alle prese con un probabile stiramento, serve un traversone dalla sinistra sul secondo palo, dove Di Natale di destro da due passi scarica sotto la traversa.   Il colpo non manda al tappeto l'Az. Giusto il tempo di smaltire la sberla e gli olandesi si riorganizzano, inserendo un difensore, Klavan, al posto di un centrocampista, Beernes. Allentano la pressione bianconera e guadagnano metri di campo, alla ricerca del gol che li può sospingere ai quarti. Come era già successo all'andata, a castigare l'Udinese è sempre il solito Falkenburg. Servito a centro area da un assist di Poulsen, il centrocampista è libero di scaricare di sinistro alle spalle di Handanovic. Le speranze di qualificazione dei friulani, a questo punto, sono ridotte davvero al lumicino. L'Udinese deve fare altri due gol; il guaio è che l'inferiorità numerica degli olandesi, in campo, non si vede. La difesa bianconera - stravolta per due terzi dall'assetto originario, con Domizzi costretto a giocare nel ruolo di centrale - vacilla. In difficoltà appare un po' anche il centrocampo che non riesce a filtrare a dovere tutti i palloni. Davanti i friulani continuano a creare occasioni, ma la palla non vuole entrare. Il sogno dell'Udinese rischia di infrangersi definitivamente già al 19', quando l'arbitro concede il secondo rigore della serata per un fallo di Domizzi su Holman: ma dal dischetto Elm spreca sparando alto sopra la traversa. Guidolin tenta allora il tutto per tutto e manda in campo il terzo attaccante, Fabbrini, a rilevare Ferronetti. Giocoforza, l'Udinese si sbilancia in avanti e si scopre un po'. È bravissimo Handanovic a tenere ancora a galla i suoi al 26' opponendosi con un doppio intervento alle conclusioni prima di Altidore e poi di Maher. Ma non serve a nulla. I due gol bianconeri necessari ad approdare ai quarti non arrivano.  

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