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Champions: Inter capolinea beffardo

La rabbia sul volto di Milito dopo il triplo fischio dell'arbitro

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Beffa Inter. Come nella gara d'andata, anzi peggio rispetto all'andata, il Marsiglia sorprende i nerazzurri nei minuti di recupero, quando ormai la squadra di Ranieri sembrava aver meritato almeno i tempi supplementari grazie al gol di Milito. E invece all'improvviso, al minuto 92, il brasiliano Brandao si trasforma nel peggiore incubo nerazzurro, sfruttando al meglio l'unica indecisione della coppia Lucio-Samuel per regalare i quarti di finale della Champions League alla formazione francese. Che non fosse la serata giusta per l'impresa, per la verità, lo si era capito subito. In tre minuti, tra l'8' e l'11', l'Inter fallisce due palle gol clamorose: prima Sneijder, trovato al limite dell'area piccola da Zanetti, calcia a botta sicura colpendo Diawara e poi il portiere Mandanda; poi, sempre dalla destra, il trequartista olandese serve un cross perfetto a Milito, ma la deviazione dell'attaccante argentino è miracolosamente neutralizzata da Mandanda con l'aiuto del palo. Sembra l'inizio di un assedio, ma non è così. La spinta propulsiva dell'Inter si spegne all'improvviso, nonostante il sostegno e l'incoraggiamento del pubblico del Meazza. I problemi nerazzurri sono ormai conosciuti: se Maicon non spinge, se Sneijder non inventa, se Forlan non punge, per l'Inter la fase offensiva diventa un incubo. L'assioma trova conferma nel finale del primo tempo, quando i nerazzurri si riaffacciano timidamente dalle parti di Mandanda: al 45' Sneijder calcia debolmente una punizione, pochi secondi dopo Forlan è impreciso sul cross di Maicon, unica situazione creata dal laterale brasiliano. In tutto questo, per fortuna dell'Inter, il Marsiglia si conferma formazione modesta. Deschamps alla vigilia aveva salutato con gioia i recuperi di Remy e Valbuena: né l'attaccante francese né il fantasista d'origine spagnola, del resto, sembrano meritare un palcoscenico importante. Il Marsiglia parte anche bene dal punto di vista fisico, ma l'unica parata di Julio Cesar arriva al 2' su un tiro peraltro debole e centrale di Valbuena. Per il resto, ci prova di testa Remy al 18' e poi il terzino Morel da distanza impossibile, ma le conclusioni sono imprecise. Nel secondo tempo lo spartito dell'incontro non cambia: il Marsiglia controlla il ritmo della partita, l'Inter non riesce a pungere in avanti. Oltretutto Sneijder chiede il cambio e al 58', Ranieri lo accontenta modificando anche l'assetto della squadra: fuori l'olandese e lo spento Forlan, dentro Obi e Pazzini. Rombo abbandonato e ritorno al classico 4-4-2, con la speranza di sfruttare la coppia Milito-Pazzini. La variazione tattica non produce però gli effetti desiderati: né Maicon-Zanetti sulla destra, né Nagatomo-Obi sulla sinistra riescono a trovare lo spazio desiderato. Come già contro il Catania e il Chievo, l'Inter ha bisogno di un episodio. L'occasione buona – una punizione dal limite – capita sui piedi di Stankovic al 68', ma il serbo è impreciso. Poi, all'improvviso, sembra arrivare la svolta attesa: sul corner battuto dal nuovo entrato Cambiasso, Pazzini si fa ribattere il tiro da Morel, ma Milito raccoglie e porta in vantaggio l'Inter. Lo stadio ci crede, i nerazzurri anche. Ci provano Stankovic, Maicon e Cambiasso senza fortuna. Scocca il 90', i supplementari sembrano certi, ma dal nulla sbuca Brandao, appena entrato al posto di Remy. Poi c'è solo il tempo per l'inutile rigore trasformato da Pazzini: l'Inter è fuori dall'Europa.

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