Castrogiovanni è l'anti-Scozia
L'azzurro stringe i tempi del recupero e sabato sarà in campo nell'ultima del Sei Nazioni all'Olimpico per evitare il «cucchiaio»
MartinCastrogiovanni ha impiegato gli ultimi trenta giorni ad inseguire l'obiettivo di tornare in campo per aiutare l'Italia a battere la Scozia e, mettendoci tutta la sua determinazione. Lo ha raggiunto: il più forte n.3 del mondo giocherà sabato allo stadio Olimpico al fianco dei suoi compagni di prima linea Ghiraldini e Lo Cicero indossando una speciale protezione che, a termini di regolamento, non può superare i 3 millimetri di spessore. Acqua fresca rispetto ai colpi che deve sopportare abitualmente un pilone, ma fosse per Castrogiovanni non la indosserebbe neppure. I test cui è stato scrupolosamente sottoposto, dalle mischie al «crollo» simulato della prima linea, li ha superati brillantemente. Nella partita sotto la neve contro l'Inghilterra dello scorso 11 febbraio Castro aveva riportato la frattura scomposta di una costola e le immagini che lo ritraggono dolorante, sostenuto dai sanitari della squadra che si oppone alla sostituzione, hanno fatto il giro del mondo e sono divenute il simbolo di una squadra che non si arrende, nonostante tutto. Per Brunel sarà importante riavere uno dei suoi leader proprio nel match che rappresenta, per ora, l'unico vero obiettivo dell'Italrugby : evitare il cucchiaio di legno. Dopo il discreto esordio a Parigi, la vittoria gettata via contro l'Inghilterra, il rovescio di Dublino e la sconfitta di Cardiff ecco un match da giocare ad armi pari con i tradizionali rivali degli ultimi anni. La Scozia ha perduto per infortunio le due frecce Lee Jones e Rory Lamont ma ha recuperato il fortissimo n.8 Denton, una delle rivelazioni dell'RBS Sei Nazioni 2012. Brunel risponde con il triangolo allargato composto da Masi, Venditti e Mirco Bergamasco, chiamato anche a calciare dalla piazzola. Ai centri Benvenuti torna al fianco di Canale, mentre i mediani saranno Burton all'apertura e il recuperato Gori alla mischia. Sergio Parisse sarà n.8 e capitano assistito dai flanker Barbieri e Zanni. In seconda linea Bortolami salterà al fianco di Geldenhuys, della prima linea Castrogiovanni-Ghiraldini-Lo Cicero si è detto. Qualche dubbio ha sollevato la scelta di portare in panchina le due terze linee Favaro e Vosawai, anzichè due piloni come per solito, che siederanno accanto a D'Apice, Cittadini, Furno, Botes e Giulio Toniolatti, unico romano tra i 22 azzurri schierati. Lui spera di regalare una meta al figlio Matteo, 2 mesi, che lo guarderà dalla tribuna.