Marchetti 6 Serata da Oscar della sfortuna.

Difficilearrivare sul tris di Khrin. Passa il resto della serata a imprecare contro una difesa in assetto balneare. Diakité 5.5 Sui palloni di sua competenza è pressoché perfetto. Se deve chiudere su qualche sbavatura altrui, allora si fa trovare fuori posizione. Non ci si può mai fare completo affidamento. Dias 6 Neanche per lui particolari errori individuali. Ma una sostanziale svagatezza che è lo specchio della condizione fisica di tutta la squadra. Nel secondo tempo tiene in piedi la baracca da solo. Garrido 5 Il magic moment si interrompe quando sbaglia la linea del fuorigioco e propizia il raddoppio di Diamanti. A lungo andare i nodi vengono puntualmente al pettine. Ledesma 5 Il Bologna ha un altro sprint e stavolta l'argentino non ha la tigna giusta per contrastarlo. Poi si lancia in una serie di lanci no-look in zone dove però dei compagni non c'è neanche l'ombra. Matuzalem 5 Fino alla follia che lo estromette dalla partita non aveva demeritato, mettendo Mauri davanti a Gillet in un paio di occasioni. Poi viene tradito ancora una volta dai nervi sancendo in largo anticipo il triplice fischio. Gonzalez 5.5 Puntualmente raddoppiato, non riesce a dare ai suoi inserimenti la solita incisività. Così è spesso costretto a rinculare e in avanti il suo contributo è praticamente nullo. Nel secondo tempo si sacrifica per evitare il terzo gol. Col senno di poi... Hernanes 5 Un deciso passo indietro rispetto alle ultime apparizioni. Lento, impreciso, porta troppo il pallone mentre i compagni cercano invano di smarcarsi. Decisamente fuori dalla partita. Klose 6 Anche lui appare appannato rispetto alla versione abituale. Palloni invitanti gliene arrivano ben pochi, per fortuna riesce a costruirsi ancora una volta qualcosa da solo, spaventando Rubin fino a costringerlo all'autogol. Peccato che l'illusione duri poco. Alfaro 6 Entra in avvio di ripresa e dimostra subito di avere più carburante rispetto ai compagni. Il terzo gol del Bologna rende tutto inutile. Reja 4.5 Difficile capire se abbia più influito la preparazione della gara al ritmo di feste e sogni scudetto o il non aver capito di avere una squadra alla frutta. In entrambi i casi il tecnico ha le sue colpe. Difficile fare altro con gli uomini a disposizione, ma il 4-2-3-1 del primo tempo è sembrato quasi una riproposizione ardita del 4-2-4 deleterio di inizio stagione. Carlantonio Solimene