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La Juventus pareggia e slitta al secondo posto a -4

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Juve Genoa, Andrea Pirlo in un contrasto

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Uno 0-0 che allontana la Juventus dalla testa della classifica. Nella domenica in cui il Milan batte il Lecce, i bianconeri, ora secondi a 4 lunghezze dai campioni d'Italia, non riescono ad andare oltre il pari a reti inviolate contro il Genoa, recriminando per i tre legni colpiti in avvio di ripresa e per le tante occasioni da rete non concretizzate (tra cui un gol di Pepe annullato per un discutibile off-side). Sulla panchina della Juve, priva dello squalificato Bonucci e dell'infortunato Chiellini, c'è Alessio al posto di Conte, appiedato anch'egli dal giudice sportivo. La partita è subito intensa e veloce, con Frey che deve esibirsi al 6' su Pepe e al 14' Marchisio ed i rossoblù che replicano con Jankovic e con Gilardino, che al 26' di testa non trova la porta. Due minuti dopo, Carvalho tocca di mano nella sua area facendo reclamare il rigore agli ospiti, che al 38' hanno una grande chance con Matri, stoppato da Rossi. Nella ripresa l'avvio della Juve è devastante: all'8' Vucinic, da angolo di Pirlo, prende la traversa di nuca, al 13' il montenegrino di testa colpisce il palo esterno e al 15' Pepe, su cross di Pirlo, stampa al volo il legno. Buffon, al 19', deve impegnarsi su Kaladze, al 24' Frey smanaccia in corner un destro centrale di Marchisio. Al 26' episodio per la moviola: Pepe insacca sul secondo palo ma Rizzoli annulla per fuorigioco. Al 30' Buffon devia una punizione di Kucka, il tap-in aereo di Kaladze e' da dimenticare. Al 32' Palacio protesta per un presunto fallo subito in area da Marchisio, nel finale c'è spazio anche per Del Piero e Borriello ma la Juve non riesce a scardinare la difesa dei liguri.

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