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MRoma a un passo dalla salvezza

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Zaytsev e Sabbi praticamente perfetti. Cisolla il migliore in campo

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LaMRoma lo ha fatto nel migliori dei modi, passeggiando sui resti della CMC Ravenna e imponendosi 3-0 in poco più di un'ora. Un successo che allenta la tensione per il discorso salvezza. Roma ha 6 punti e 3 vittorie di vantaggio su Padova. Ora Zaytsev e compagni sono chiamati a confermarsi nella non semplice trasferta di Piacenza per centrare i punti che garantirebbero la conferma in A1 e l'accesso ai play off. Con il 3-0 su Ravenna i neroverde interrompono la striscia negativa di cinque sconfitte, tornando a far punti dopo più di un mese. Sotto il profilo della tensione agonistica, la gara, praticamente, non esiste. Superata la tensione dei primi scambi, Roma domina il primo set: servizio incisivo, muro compatto e gli ospiti ancora shockati dalla retrocessione. La progressione neroverde passa per le mani di un lucidissimo Cisolla, ben accompagnato dal resto della squadra. Tornati in campo, i ragazzi di Giani non fanno sconti: con Zaytsev e Sabbi praticamente perfetti, l'attacco funziona come un orologio e la correlazione muro difesa chiude tutte le uscite di Ravenna, che ci mette del suo con 9 errori punto. Nella terza frazione Ravenna mette in campo quello che ha, ma la MRoma non ha intenzione di fare sconti e, grazie alle bordate di Sabbi chiude i conti, lasciando gli avversari ancora sotto quota venti. A fine gara, tutta la soddisfazione dell'MVP, Alberto Cisolla: «Era importante vincere e farlo in questo modo. Ora dobbiamo mantenere questo livello nelle prossime partite, cercando di confermarci gara dopo gara». Chi sfoga la tensione per una stagione con troppe ombre è Novica Bjelica: «Il campionato più difficile della mia carriera. Ci siamo messi in un tunnel da cui sembrava fosse impossibile uscire. Non siamo una squadra che deve lottare per la salvezza, ma la classifica dice questo e dobbiamo pensare a chi ci insegue. Ci sono ancora tre partite e se andiamo ai play off comincia un nuovo capitolo, ma adesso niente voli: dobbiamo pensare a salvarci». Prima di esprimere la contentezza per la vittoria, Andrea Giani dedica un pensiero al dimissionario direttore generale Sacripanti: «Vittorio era il mio confidente, il suo è stato un gesto forte, per scuotere l'ambiente, che capisco ma che mi ha molto rattristato. Siamo sempre stati sulla stessa lunghezza d'onda e, quello che ha fatto lui, avrei potuto farlo io». Poi, parlando della gara: «Ero tranquillo perché già da una settimana mi sono reso conto che la squadra aveva metabolizzato il momento negativo e ne stava uscendo. Contro Trento meritavamo almeno un punto e oggi non c'è stata partita. È stata l'ennesima conferma che, se giochiamo al nostro livello, con questa incisività in servizio e questa attenzione nel contrattacco possiamo dare fastidio a chiunque. Ci sono 9 punti da giocarsi, sono tanti».

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