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La Juve rispedisce Borriello a Trigoria

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Lapunta napoletana, passata in bianconero a gennaio con la formula del prestito oneroso (circa cinquentomila euro a cui va sottratto l'incentivo concesso al calciatore per andarsene), sembra aver sparato le sue ultime cartucce torinesi. Richiesto a gran voce da Conte per rinforzare un roster d'attacco ritenuto incompleto, il vice Matri ha collezionato soltanto otto presenze in maglia bianconera con relativo zero nella casella dei gol segnati. Difficile se non impossibile, a questo punto, che la Juventus eserciti a fine stagione il diritto di riscatto sul giocatore fissato a otto milioni di euro pagabili in tre rate. Un ritorno che diventa una patata bollente per Sabatini & co. Dopo i malcelati dissapori con Luis Enrique e un ingaggio (5,4 milioni di euro lordi fino al 2015) assolutamente al di sopra dei nuovi parametri societari, la dirigenza giallorossa ha già iniziato a muoversi per trovare una nuova sistemazione al giocatore. Il Genoa di Preziosi attende fiducioso lo svolgersi degli eventi: se Borriello sarà pronto a ridursi lo stipendio, se ne potrà parlare. Dopo aver declinato le insistenti attenzioni estive del Psg, l'attaccante (trent'anni a giugno) accetterebbe un ritorno nella città che lo ha consacrato definitivamente in serie A. Discorso diverso per Pizarro. Il cileno, utilizzato saltuariamente da Mancini, considera ormai conclusa la sua avventura nella Capitale. Il Manchester City deciderà a fine stagione se riscattare il centrocampista, opzione confermata dal suo agente Bozzo: «David è felice e sta dando il suo contributo, in estate ridiscuteremo il tutto con la Roma». Fiorentina e Palermo attendono sviluppi.

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