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Zeman a Pescara «vede»la A

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Miglior attacco, 4-3-3 e stadio pieno: la ricetta non cambia

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Chiè Alessio? Ex centrocampista bianconero a cavallo tra gli anni '80 e '90, oggi vice di Antonio Conte. E siccome il tecnico salentino è stato squalificato, ieri in conferenza stampa si è presentato il suo numero due. «Antonio ha subito un'ingiustizia, ci auguriamo che non accada più. A Bologna eravamo tutti lì, c'erano pure alcuni giornalisti: sappiamo come sono andate le cose. Arrabbiato? Diciamo che è molto amareggiato». La speranza era quella di cavarsela, come accaduto ad altri suoi colleghi, con un'ammonizione con diffida. Invece, tribuna e tanta rabbia: «Non so se stia pagando il conto delle lamentele verso la classe arbitrale – ha aggiunto Alessio -. Preferirei parlare della partita, senza tornare indietro su certi episodi. Conte ha sempre rispettato le regole, lo conosco da due anni: non si è mai comportato male con il direttore di gara o il quarto uomo. Se poi qualcuno vuole vedere altro, ne prendiamo atto e andiamo avanti». Comunque sia, oggi per la prima volta dall'inizio della stagione la Juve non guarderà il Milan dall'alto in basso: il Diavolo le è stato davanti quando il match di Napoli venne rinviato e poi ancora dopo il doppio rinvio delle trasferte di Parma e Bologna. I due recuperi erano stati interpretati come jolly da far fruttare, ma i bianconeri li hanno giocati portando a casa due (miseri) punticini e la storia del campionato potrebbe essere nel frattempo cambiata. La squadra sarà per certi versi improvvisata: le assenze di Barzagli, Chiellini e dello squalificato Bonucci impongono Caceres centrale in coppia con Vidal, centrocampista e all'occorrenza anche difensore centrale come già accaduto nella nazionale cilena. Matri sarà il probabile centravanti in mezzo a Pepe e Vucinic, pur se Borriello e Quagliarella non partono battuti. «In attacco non c'è una gerarchia», ha ribadito Alessio.

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