De Rossi: proviamo a vincerle tutte
Glieffetti di Palermo-Roma si leggono nelle parole di Daniele De Rossi a fine partita. «Mancano ancora tante gare e vincerne tante, magari tutte, è l'unica cosa che dobbiamo fare. Sarà molto difficile ma - spiega il centrocampista - bisogna almeno provarci perché nulla è impossibile». Al Barbera si è rivista una squadra più ordinata, pronta ad aiutarsi tra i reparti e senza peccati di concentrazione. «Abbiamo fatto un primo tempo importante - prosegue De Rossi - nel secondo abbiamo un pochino sofferto nel finale, ma era normale che fosse così. Se non sei attento, sveglio e anche un po' smaliziato, fai fatica, qualsiasi sia il tuo allenatore e la mentalità che vuole dare alla squadra. Se dormi, come è successo qualche volta a noi, alla fine non ottieni punti». Insomma il problema è nella testa dei giocatori più che nel manico. «Luis Enrique ha detto rimarrà 4 o 5 anni? È una buona notizia e se rinnova il contratto noi giocatori saremmo felici. Poi, da qua a 5 anni, troppe cose devono succedere e troppe idee possono cambiare. I sette mesi in cui è stato qui sono troppo pochi per giudicarlo. Personalmente non devo stare qui ogni volta a ripetere che mi trovo bene». Da un protagonista all'altro, Erik Lamela, tornato a incidere con i suoi colpi di classe. «Sono contento per la prestazione, l'importante era vincere». L'argentino non nasconde che «preferirei giocare da trequartista ma mi adatto alle esigenze dell'allenatore. Messi? Visto da vicino è un fenomeno». È stata la serata del riscatto per molti. Uno su tutti: Simon Kjaer, tornato grande nella «sua» Palermo. «È stata una cosa speciale tornare qui - ammette - e sono contento di aver fatto una bella prestazione. Abbiamo lavorato tanto in settimana per trovare una soluzione dietro ed evitare di prendere contropiedi. Il Palermo nel secondo tempo è entrato in campo con un'altra voglia ma siamo riusciti a tenere». Sul futuro:«Deve decidere Sabatini. Io cerco di migliorarmi giorno per giorno, secondo me mi farebbe male pensare adesso a quello che succederà tra tre mesi. Vedremo, io spero di restare». C'è gloria anche per Lobont: «Ho dato il mio ma sono stati importanti tutti. La Roma ha dimostrato ancora una volta di sapersi rialzare». Ora deve imparare a restare sempre in piedi. Ale. Aus.