Daniele Palizzotto Sollievo Inter.
Unsuccesso fondamentale per l'Inter, che ora può guardare con maggior fiducia al ritorno degli ottavi Champions contro il Marsiglia. Abbandonato il prediletto 4-4-2 dopo il fallimentare esperimento tentato col Catania, al Bentegodi Ranieri rimette in campo dal primo minuto Sneijder nella classica posizione di trequartista dietro le punte Forlan e Milito. I numeri e i moduli, del resto, non possono da soli spiegare l'ottimo approccio alla gara dell'Inter, di sicuro rinvigorita nel morale dall'inaspettata rimonta effettuata con il Catania. Per la verità il Chievo, come già accaduto la scorsa settimana contro la Juventus, entra in campo con un eccessivo timore reverenziale. Togliere meriti all'Inter, del resto, non sarebbe giusto. Guidati dall'ottima regia del ritrovato Stankovic, nei primi 45' gli uomini di Ranieri costringono la squadra di casa nella propria metà campo. L'Inter ha una sola, grandissima colpa: non riesce a far gol, come ormai è abitudine. Eppure stavolta le occasioni sono tante: nel primo tempo ci prova tre volte da fuori Stankovic, Sneijder coglie una traversa, ma la migliore opportunità capita sui piedi di Milito al 14': Acerbi ferma goffamente con la mano la palla contesa da Lucio, Mazzoleni indica giustamente il dischetto ma l'attaccante argentino si fa parare la conclusione centrale dall'ottimo Sorrentino. E così l'Inter torna nello spogliatoio senza il meritato vantaggio, nonostante il Chievo non sia mai riuscito a impensierire Julio Cesar. Nel secondo tempo la partita non cambia. La squadra di Ranieri comanda il gioco, quella di Di Carlo si difende. Al 52' Poli sfiora la deviazione vincente sul cross di Sneijder, tre minuti più tardi l'olandese calcia di poco alta una punizione. Di Carlo capisce le difficoltà della propria squadra e inserisce un altro difensore, Dainelli, al posto di Sammarco. La scelta tattica produce gli effetti desiderati: l'Inter non riesce più a creare occasioni da rete, il Chievo si difende con ordine e poi, con l'ingresso in campo di Moscardelli, prova addirittura ad affacciarsi nella metà campo avversaria. La punizione alta di Bradley al 79', del resto, è l'unica conclusione dei veneti. E allora il colpo di testa con cui Samuel sorprende Sorrentino all'87' è il giusto premio alla prestazione nerazzurra. Al 90' Milito raddoppia, riscattando il rigore sbagliato e lanciando un messaggio al Marsiglia: la qualificazione ai quarti Champions è tutta da giocare.