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L'Acea crolla. Addio play off

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Sassari vince al PalaTiziano, gli spareggi scudetto si allontanano La banda di Calvani parte bene ma paga la cattiva serata di Tucker

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L'effettoCalvani è svanito, dissolto nel nulla e il secondo ko di fila della sua gestione, 68-72 per il Banco Sardegna Sassari, allontana ancora l'avvilente Acea dalla corsa ai playoff in una serata dove, viste le concomitanti battute d'arresto delle avversarie, un successo avrebbe avuto un peso altissimo. Conosciuta per le grandi doti offensive la formazione allenata da Sacchetti ha dato scacco a una squadra senza capo nè coda (18 palle perse) dominandola a livello difensivo. Eppure sostenuta da un ritmo altissimo la squadra di Calvani è volata via con una facilità imbarazzante. Il pallone ha viaggiato verso il canestro degli ospiti come attratto da una calamita e trovando un bilanciamento tra pericolosità interna, Slokar e Varnado, e precisione dalla lunga, Datome, l'Acea è decollata via dando l'impressione di poter archiviare senza patemi la pratica: 20-8 al 6' e addirittura un confortante +15 (27-12 al 9.40") quando Djedovic, partito giustamente di rincorsa, ha insaccato una tripla. Ma come d'improvviso l'intensità dei capitolini s'è spenta e dall'altra parte è cominciata la recita dei cugini Diener, Drake e Travis, che hanno preso per mano Sassari. I due Usa hanno infuso coraggio ai connazionali Easley e Hosley e la rincorsa s'è materializzata addirittura nel sorpasso, 39-40, preludio della perfetta parità a quota 41 per l'intervallo. La seconda frazione è stata una recita isterica e irritante dei padroni di casa traditi da Tucker, primo canestro su azione al 35', incapaci di riprendere. Le palesi amnesie in regia, con i soliti controproducenti Gordic e Maestranzi, si sono scontrate con le giocate sopraffine di Travis Diener, uno che ha il basket nelle vene: 53-49 l'ultimo vantaggio di Roma prima del definitivo sorpasso del Banco Sardegna che ha condotto gli isolani al settimo successo di fila. Il solo Varnado ha provato a dare un senso alla serata sbattendosi ma l'acerbo americano non è certo bastato e le recite insufficienti dei compagni hanno zavorrato l'Acea trascinandola verso il fondo. Ora il campionato si ferma, pausa per l'All Star Game di domencia a Pesaro, e si ripartirà sabato 17 a Cantù contro la Bennet. E sulla stagione della Virtus cominciano già a scorrere desolanti titoli di coda.

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