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Ululati razzisti contro Juan: «Mi dispiace per loro»

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Purtroppo.La triste, sciocca e idiota litania di «buu» razzisti riservata ai giocatori di colore è una di queste. Succede quasi sempre, in quasi tutti gli stadi. Qualche volta, però, succede anche che qualcuno non faccia finta di niente e dica no. Come Juan, che a un certo punto, dopo 45' e rotti di «buu», si è prima girato verso la Nord con l'indice sulla bocca, poi è andato dal quarto uomo e infine si è preso gli abbracci consolatori di De Rossi e di qualche laziale (con Matuzalem impegnato, a gesti, a zittire gli ululati). «Una cosa simile - ha detto Juan - non mi era mai successa, neanche in Germania e Brasile. Mi dispiace più per chi ululava che per me, ho la personalità per essere tranquillo e sereno. Eravamo entrati in campo con una maglietta contro il razzismo, ma certe persone non capiscono niente. Io ho sempre avuto il massimo rispetto per tifosi e giocatori biancocelesti, molti di loro mi hanno anche abbracciato. La partita? Abbiamo fatto il massimo, non è bastato». Ora la Lazio rischia una forte multa o la squalifica del campo (ma non è in diffida). M.D.S.

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