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Reja: stiamo facendo quello che ci aspettavamo

Roma-Lazio, la gioia di Edy Reja (foto Gmt)

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"Ad inizio stagione volevamo migliorare la classifica dell'anno passato. Non è facile, la società ha lavorato bene sul mercato e stiamo facendo quello che ci aspettavamo". Edoardo Reja ha più di un motivo per essere felice: dopo 14 anni la Lazio ha vinto entrambi i derby e ora è terza solitaria in graduatoria, a sei punti dalla capolista Milan. "Non è facile ripetersi, mancano tante partite - spiega il mister biancoceleste - Siamo in una buona posizione di classifica, mi auguro che la squadra mantenga la concentrazione e recuperi fisicamente, non avendo più l'impegno dell'Europa League". Trovarsi in undici contro dieci dopo una manciata minuti non ha modificato l'assetto della Lazio: "Avevamo preparato la gara in una certa maniera e non abbiamo cambiato l'assetto tattico per non perdere l'equilibrio. Prima o poi le occasioni capitano e così è avvenuto, anche se sul 2-1, a cinque minuti dalla fine, qualche apprensione viene, visto che la Roma ha calciatori che possono trovare la grande giocata". Detto che la regola dell'espulsione del portiere in caso di fallo da chiara occasione da rete è troppo penalizzante ("Basterebbe l'ammonizione ma purtroppo le regole sono queste"), Reja torna sulle sue dimissioni poi rientrate: "C'è stato uno scambio di opinioni e vedute diverse e non ho accettato il modo di esternare, magari a ragione, da parte del presidente (Lotito, ndr) e della societa'. Venivo dai cinque gol a Palermo, ero abbastanza nervoso".   KLOSE: ORA TUTTO È POSSIBILE "Non l'ho ancora rivisto, ma posso dirvi che Stekelenburg mi ha chiaramente intralciato nella corsa: il rigore era netto. L'espulsione ha senz'altro agevolato il nostro compito, ma abbiamo meritato la vittoria", è il commento di Miroslav Klose. Il cmpione tedesco non ha dubbi sul rigore fishiato da Bergonzi nel derby, con tanto di espulsione per il portiere della Roma.  "Lo Scudetto? Siamo terzi da soli, ora tutto è possibile - ha aggiunto Klose - ma credo che per quanto concerne il tricolore il discorso sia chiuso". MARCHETTI: VOLEVO L'AZZURRO Festeggia anche il portiere della Lazio, Federico Marchetti, che non nasconde un pizzico di delusione per la mancata chiamata in nazionale. "Non sono tipo da elemosinare una convocazione - ha ammesso - ma dopo un anno come quello che ho passato, volevo una piccola soddisfazione. L'obiettivo era di conquistare l'Europeo, ma vedendo le scelte Prandelli, mi sembra complicato". TARE: REJA RESTA IL NOSTRO TECNICO "Non faccio paragoni con altri progetti e non voglio attaccare nessuno, ma pretendo solo stesso trattamento a livello mediatico, visto che classifica parla a nostro favore. Ora abbiamo la certezza di poter andare molto lontano". Il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, reclama lo spazio che la formazione biancoceleste merita, a suo dire, rispetto ai cugini della Roma, non solo per il terzo posto, ma soprattutto per i dieci punti in più sulla formazione di Luis Enrique. Guai, però, a montarsi la testa. "Dobbiamo pensare partita dopo partita - ha aggiunto - a fine anno guarderemo classifica e vedremo se ci sarà da festeggiare. Intanto ci godiamo questo momento bellissimo, e siamo molto contento per i nostri tifosi, per la società e soprattutto per Reja. Corsa sotto la Nord? Vincere derby è sempre speciale per tutti, ancora di più per lui. Non abbiamo bisogno di altre polemiche: Reja è il nostro allenatore".  

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