Il fenomeno si riprende il maltolto La Juve fa flop
UnMilan che fa poker alla Favorita e regala spettacolo autentico, si interrogherà a lungo su quanto gli era stato sottratto nella sfida diretta per lo scudetto. Quando prima un giudice draconiano aveva considerato gesto violento il buffetto di Ibra ad Aronica e quando, soprattutto ha dovuto esporsi al rischio che il campionato possa essere deciso da un assistente con bastone bianco e cane guida. Subito padroni del campo, i tricolori hanno scatenato già nel primo tempo il tifone Ibrahimovic: tre gol bellissimi nell'idea e nell'esecuzione e giochi chiusi, il quarto sarebbe andato a premiare, nella ripresa, la sontuosa interpretazione difensiva di Thiago Silva. Ha avuto insignificanti sprazzi di reazione il Palermo, il suo miglior esponente è stato Viviano: senza le prodezze del portiere la goleada sarebbe stata sensazionale. Per Ibra, mancano ormai aggettivi adeguati. Così come non è adeguata, l'attesa replica della Juve, alla quale non basta il gol in fuorigioco di De Ceglie. Gioca meglio il Chievo, soprattutto nella ripresa, più che meritato il pareggio siglato da Dramè, ma tante le occasioni create. Di là, al disperato serrate finale juventino, risponde alla grande Sorrentino, portiere al solito ispirato. Nel programma della settima di ritorno, due i posticipi. A Parma, dove sale un Napoli sorretto da un felice momento di forma, quello notturno, previsto. Ha invece un significato particolare il secondo: a Bologna l'incontro con il Novara partirà nel pomeriggio inoltrato, per consentire alla città di onorare il congedo da un suo figlio prediletto. Un poeta ispirato, Lucio Dalla, oltre che uno straordinario interprete della canzone, mancherà a tutti.