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Domenica la «tribuna politica» dell'Olimpico si vestirà più di giallorosso che di biancoceleste: i parlamentari romanisti saranno in maggioranza rispetto ai lazali.

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Unpronostico? «Impossibile. Spesso in un derby chi entra Papa esce cardinale... Ma accetterei anche uno zero a zero», risponde. Niente stadio neppure per il neo-deputato Luca D'Alessandro, tifosissimo biancoceleste. Motivi «politici»: «sono deluso - spiega - dalla gestione Lotito. Manca la programmazione. Mi è passato l'entusiasmo». Non ci sarà neppure Giorgio Lainati, milanese trapiantato a Roma, parlamentare del Pdl e tifoso biancoceleste. «Problemi familiari», taglia corto. Incerto un altro pidiellino, Giorgio Simeoni. Un pronostico, però, il parlamentare di Trevignano romano lo fa, sebbene intriso di scaramanzia: «È favorita la Roma». Però, non rinuncia ad una battuta al vetriolo: «quella giallorossa è l'unica squadra che gioca sempre contro lo stesso avversario, Luis Enrique...». Tra gli onorevoli giallorossi potrà dire «presente» il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto e il suo collega di partito Ignazio Abrignani. Sicuro presente anche il leader dei Cristiano-popolari Mario Baccini, che non si trincera dietro la scaramanzia: «Vince la Roma due a zero, con una magia di Totti». Vuole esserci a tutti i costi per tifare Roma pure il capogruppo del Pdl a palazzo Madama Maurizio Gasparri.

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