Simone Pieretti Un attacco da ricostruire.
Balotellié a casa per punizione, gli altri indisponibili: é necessario rifondare un reparto, o quanto meno provare le seconde linee dopo l'infortunio ai legamenti subìto da Giuseppe Rossi, e lo stop forzato di Cassano con successivo intervento al cuore. Ieri il giocatore del Milan si é presentato a Marassi poco prima dell'allenamento di rifinitura della nazionale, accolto dagli applausi dei giovani calciatori della Samp ospiti sulle tribune dello stadio. Il talento barese ha parlato col ct per qualche minuto prima di fermarsi a guardare la seduta di lavoro dei compagni. E dalle tribune son piovuti applausi. Un'ovazione ha accolto Gianluigi Buffon, negli ultimi giorni al centro dell'attenzione per le dichiarazioni rilasciate nel post gara di Milan-Juve. Ma in casa azzurra non sono tutte rose e fiori, almeno a sentire le parole del tecnico di Orzinuovi pronunciate alla vigilia della sfida contro la selezione a stelle e strisce. «Questa Nazionale è sopportata - ammette Prandelli - ma noi siamo tenaci, sfonderemo anche questo muro. È uno strano sfasamento: avverti la simpatia della gente e un clima diverso oltre la gente. Per arrivare forti all'Europeo ci servirà equilibrio tecnico e psicologico, dipenderà da noi, e da chi ci vorrà aiutare». Per la sfida odierna un grosso aiuto, almeno a livello morale, lo danno le statistiche: nei dieci precedenti contro gli Usa il bilancio é di sette successi e tre pareggi, con trentadue gol realizzati e soltanto al passivo. Considerando le sole tre gare disputate in Italia, gli azzurri hanno finora sempre vinto, segnando nove reti, e subendone soltanto una. Questa sera contro la squadra allenata dal tedesco Jurgen Klinsmann, Prandelli dovrebbe lasciare a riposo Chiellini e De Rossi. Nel reparto arretrato esordio dal primo minuto per il torinista Ogbonna che giocherà nel cuore della difesa accanto allo juventino Barzagli. Maggio e Criscito saranno sugli esterni con capitan Buffon tra i pali. A centrocampo spazio a Nocerino accanto a Pirlo e Marchisio. Sulla mediana torna anche Thiago Motta, ceduto nel mercato di gennaio al Paris Saint Germain. In attacco ci saranno Matri e Giovinco. «Non so cosa può succedere da qui alla fine del campionato - confessa Prandelli - mi auguro che non succeda nulla da un punto di vista degli infortuni ma devo essere preparato. E queste partite amichevoli devono servire anche a questo. L'attacco è un po' da ricostruire - aggiunge - ho detto più volte che voglio aspettare fino all'ultimo Giuseppe Rossi e Antonio Cassano prima di completare la batteria degli attaccanti. Ma partite come quella contro gli Stati Uniti possono anche servire a questo scopo. L'assenza di Balotelli? Mario è un grande, uno che può decidere le partite. Ma otto giornate di squalifica in Premier sono troppe, deve imparare a gestirsi. Chi provoca è un mediocre, se lui davvero è grande non reagisca. Le regole esistono in qualsiasi famiglia: io dico, date delle regole ai vostri figli. Verrà anche il giorno di discuterle, ma bisogna sapere dire dei no. Non sono intransigente, chiedo soltanto il rispetto delle regole». L'allenatore ha le idee chiare, e si spinge già a fine campionato. Il cittì non vuole farsi trovare impreparato all'appuntamento di fine stagione in programma in Polonia e Ucraina. «Voglio vedere se le seconde e le terze scelte sono in grado di fornirmi alternative valide - ammette Prandelli - io ho già in testa sicuramente i miei undici per il prossimo Europeo, ma devo essere preparato anche alle alternative». L'esperienza insegna.