Furia Milan, la Juve strappa il pari

Senza vincitori né vinti: la sfida scudetto termina 1 a 1. Il Milan recrimina per un gol di Muntari non visto dall'assistente Romagnoli, la Juventus può dire lo stesso privata di un gol regolare di Matri giudicato in fuorigioco dallo stesso guardalinee. La partita è stata bella, intensa, giocata energicamente dalle due formazioni: Milan eccellente per un'ora, poi la Juve esce alla distanza e pareggia. Il Milan colpisce subito, al 15': pasticcio incredibile di Bonucci che regala la palla a Robihno e successivamente devìa il tiro di Nocerino spiazzando Buffon. Milan 1, Juve 0. Ancora Milan: angolo di Emanuelson, Mexes anticipa tutti, Buffon respinge e Muntari ribadisce in rete, col portiere bianconero pronto a tirar fuori la palla quando è già abbondantemente oltre la linea di porta. È gol. L'assistente Romagnoli si addormenta, l'arbitro prima indica il centrocampo, poi nega il gol del legittimo raddoppio rossonero che avrebbe chiuso la partita. Sul rovesciamento di fronte Abbiati sventa un pericoloso tiro di Estigarribia. Poi Robinho vola verso la porta calciando malamente su Buffon. I rossoneri sono più dinamici, la forza d'urto della squadra di Allegri mette alle corde la Juventus. Conte ridisegna la sua squadra arretrando Lichtsteiner sulla linea dei difensori: quattro-tre-tre. Van Bommel prova il destro, il suo tracciante sfiora il palo. Allo scadere Vidal manca di poco il bersaglio. Nell'intervallo Pato lascia il posto a El Shaarawy, dall'altra parte Pepe sostituisce Estigarribia. Si riparte ed è sempre battaglia; Mexes colpisce Borriello a palla lontana con un pugno al costato - sarebbe rosso diretto - ma nessuno se ne accorge e il francese si salva. Al 23' Abbiati compie un miracolo su Quagliarella respingendo col piede la conclusione ravvicinata. Conte si gioca l'ultimo cambio inserendo Matri. Ora la Juve spinge, sfruttando le fasce laterali: i bianconeri mettono in campo tutte le energie, il Milan cerca con mestiere di controllare la partita. Segna Matri, l'assistente Romagnoli segnala il fuorigioco che non c'è: altro errore clamoroso. Mexes e Muntari vengono ammoniti: palla o piede, non fa differenza. Ma la Juve non si ferma, neppure davanti alla fisicità dei rossoneri. E alla fine pareggia: cross di Pepe e destro al volo di Matri che fulmina Abbiati. Uno a uno. È un gol che vale doppio: se le due squadre finissero il campionato a pari punti, la Juve sarebbe in vantaggio grazie agli scontri diretti. Scintille nel finale: espulso Vidal, per un fallaccio su Van Bommel. Poi, al fischio finale, rissa da bar dello sport. Milan-Juve è anche questo. Negli spogliatoi Allegri é furioso per il gol non assegnato a Muntari: «È un episodio che ha falsato la partita - afferma - questo episodio ci ha creato un danno, saremmo andati sul due a zero. Ogni tanto, a star zitti si farebbe meglio...». Dall'altra parte Conte fa i complimenti agli avversari e allontana i sogni scudetto: «Abbiamo ancora tanta strada da fare, ho visto un Milan stellare. Faccio i complimenti ai miei ragazzi che hanno dimostrato di saper soffrire. Questa partita è stata caricata troppo, sono successe cose che non hanno nulla a che fare col calcio. Gli errori dell'arbitro ci stanno, una volta ha penalizzato loro, una volta ha penalizzato noi». La sincerità di Buffon chiude il sipario: «Il gol di Muntari? Non mi sono reso conto che la palla fosse entrata, ma se me ne fossi accorto non avrei certamente dato una mano all'arbitro...». Viva la sincerità.